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“La Russia ha commesso crimini di guerra e contro l’umanità in Kherson”: il rapporto degli esperti Onu

"Le forze armate russe hanno commesso crimini contro l’umanità, tra cui omicidi, attaccando i civili per mesi sulla riva destra del Dnepr"

I raid con droni condotti dalla Russia nella regione di Kherson sono “crimini contro l’umanità” e “crimini di guerra“. È la conclusione contenuta in un rapporto pubblicato delle Nazioni Unite al termine di un’inchiesta condotta dai loro esperti indipendenti. Il risultato, si legge nel documento, è che “le forze armate russe hanno commesso crimini contro l’umanità, tra cui omicidi e crimini di guerra, attaccando i civili per diversi mesi sulla riva destra del fiume Dnepr, nella provincia di Kherson”.

La commissione di esperti è stata incaricata di svolgere le proprie ricerche dal Consiglio per i Diritti Umani dopo l’invasione dell’Ucraina del febbraio 2022 e dalle indagini svolte è arrivata alle conclusione che le forze armate di Mosca attaccano “sistematicamente” i civili. Questo è vero, dicono, soprattutto nella regione di Kherson, nel sud del Paese dilaniato dai bombardamenti della Federazione, soprattutto nella prima fase della guerra d’invasione di Vladimir Putin. In quest’area “questi atti sono stati commessi con l’obiettivo primario di seminare il terrore tra la popolazione civile, in violazione del diritto internazionale umanitario. Gli attacchi – si aggiunge – continuano al momento della pubblicazione di questo rapporto”.

L’indagine ha rivelato che, dallo scorso luglio, gli operatori di droni militari russi sulla riva sinistra del Dnepr hanno “sistematicamente” colpito civili e “preso di mira le ambulanze“. La commissione ha indagato sugli attacchi a Kherson e in altre 16 località geolocalizzando video e consultando fonti aperte.