Calcio

Juventus, la clamorosa retromarcia dopo le parole di Tudor: resta sulla panchina bianconera

Il suo agente Anthony Seric ha confermato che il croato guiderà la Juve anche al Mondiale per Club. Lui stesso domenica aveva detto: "Non sarebbe giusto andare al Mondiale senza futuro in bianconero"

Igor Tudor “allenerà la Juve anche al Mondiale per Club, ottimo rapporto con Giuntoli e non metterà fretta al club”. Lo ha detto l’agente dell’allenatore croato, Anthony Seric, in esclusiva a Sky Sport, a proposito delle parole del suo assistito dopo la vittoria contro il Venezia. “Quello di ieri è stato uno sfogo dettato dalla tensione per l’obiettivo raggiunto non senza difficoltà, ma in un clima di grande serenità all’interno del club”.

Seric ha spiegato: “Il mio assistito ha un ottimo rapporto con Giuntoli e tutte le componenti del club dopo le interviste a caldo poi lui e Cristiano si sono parlati e Igor rispetterà l’impegno preso di guidare la Juve al Mondiale per club”. L’agente del tecnico croato ha poi ribadito che, dopo un confronto serale, Tudor “non metterà nessuna fretta alla società sulla scelta futura perché spera chiaramente di poter ancora essere l’allenatore della Juventus nella prossima stagione e ne rispetterà i tempi della scelta. Nulla di diverso infatti gli è stato comunicato. Tudor si sente juventino dentro, ha lavorato con grande passione e professionalità in questi mesi a dimostrazione del grande legame che ha con il mondo Juve”, ha concluso Seric. Ma cosa aveva dichiarato invece il tecnico bianconero riguardo al suo futuro al termine del match col Venezia?

“Si saprà presto, è giusto così. Se uno non ha un futuro non è giusto che vada al Mondiale per Club. Se uno va e poi non c’è il prossimo anno non è una cosa corretta per nessuno“, aveva sostenuto Igor Tudor ai microfoni di Dazn dopo il successo contro il Venezia che ha permesso ai bianconeri di ottenere la qualificazione alla prossima Champions League. “Non ne ho parlato con Giuntoli, siamo stati concentrati su questo finale di campionato, non abbiamo parlato ma parleremo presto. – ha proseguito – È una cosa naturale e corretta, per tutti quanti. Per il club, per i giocatori e per l’allenatore. Io penso sia una cosa logica. E qualsiasi cosa succederà l’accetterò a braccia aperte”. Insomma, parole che andavano in tutt’altra direzione rispetto a quanto comunicato dal suo agente in mattinata.