Scuola

“Al nido di mio figlio quest’estate nemmeno le tende per proteggere dal sole. Solo giochi d’acqua contro il caldo”

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Siamo a maggio e a scuola, al momento, si sta ancora freschi. Ma giugno i miei bimbi saranno ancora in aula, e lo saranno anche a luglio per il centro estivo. E lì le temperature saranno tutt’altro che gradevoli, specie per dei piccoli del nido. Il mio S. ha un anno e mezzo e frequenta un nido comunale di Milano. Quando un giorno di aprile, giornata pienamente primaverile, sono andata a prenderlo nel pomeriggio, la temperatura degli ambienti era già fuori scala. Faceva caldo, il sole batteva direttamente dentro l’aula. Ho chiesto alle educatrici come avrebbero fatto col caldo torrido di luglio, dove per quattro settimane S. frequenterà il centro estivo. “Eh, ci arrangeremo coi giochi d’acqua“, mi ha detto sconsolata una di loro. In che senso? Il senso è uno solo: l’aria condizionata non ci sarà, nelle stanze entra diretto il sole fino al pomeriggio “e nello spazio della nanna la temperatura è pure peggio rispetto a quella dove ci sono i giochi“. La scuola ha provato a chiedere al comune l’installazione dell’impianto di aria condizionata, ma niente. Diversi anche i sopralluoghi per tentare di montare tende da sole che possano almeno creare una zona d’ombra davanti alle grandi finestre su cui batte il sole dalla mattina al pomeriggio, facendo alzare notevolmente la temperatura degli ambienti. Risultato dei sopralluoghi: “Nessuno, non si possono montare”. E allora i bimbi staranno al caldo, refrigerati solo dai giochi d’acqua che saranno, presumo, anche la salvezza per le educatrici dal caldo di luglio. E nel bollore della città, tutti dovranno anche lottare con le zanzare. Svanita la speranza di ambienti più freschi, puntiamo tutto su una – auspicabile – buona disinfestazione, in modo che almeno le punture di insetto possano essere ricordate, almeno per quest’anno, come un fastidio trascurabile.

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