
Le immagini satellitari, rivelate dal New York Times e confermate dalla Nato, mostrano il potenziamento delle forze di Mosca. La strategia per il dopo-Ucraina
File di tende da campo, nuove strutture capaci di ospitare veicoli militari, oltre a lavori di ristrutturazione di hangar per aerei da caccia e una costante attività di costruzione in una base per elicotteri che in precedenza era inutilizzata. Tutti elementi che emergono da recenti immagini satellitari e che mostrano come le forze russe stanno potenziando le loro basi e costruendo infrastrutture militari vicino al confine con la Finlandia. A riportarlo è il New York Times, secondo cui questa attività potrebbe rivelare la strategia di Mosca per il dopo-Ucraina. Le immagini sono peraltro state confermate da funzionari della Nato. Queste attività sembrano rappresentare le fasi iniziali di una espansione più grande di lungo periodo, commenta il Nyt. Da parte loro, i funzionari dell’Alleanza affermano che l’attività russa al confine con la Finlandia non è paragonabile a quella che si era vista lungo il confine con l’Ucraina prima dell’invasione. Per il momento la Russia ha un numero molto limitato di truppe lungo il confine finlandese e Helsinki insiste che tutto ciò non rappresenta una minaccia, almeno per ora. Tuttavia, sottolinea il giornale, la Finlandia è uno dei nuovi membri della Nato, con il suo ingresso nell’alleanza due anni fa, e l’attività russa riflette senza dubbio la percezione della minaccia da parte di Mosca: questa frontiera di 1.335 chilometri è attualmente la più lunga linea di contatto della Nato con la Russia. E secondo gli esperti militari potrebbe diventare un punto caldo, soprattutto considerato il fatto che gran parte di essa si trova in un circolo polare artico sempre più contestato.