
Le domande "incrociate" serviranno a ricostruire i rapporti tra Chiara Poggi, Sempio e altri personaggi: il 37enne indagato potrebbe scegliere di non rispondere
Oltre al nuovo indagato, il 37enne Andrea Sempio, martedì 20 maggio i pm di Pavia che indagano sul delitto di Garlasco interrogheranno anche Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, la 26enne uccisa in casa propria il 13 agosto del 2007. Come persona informata sui fatti, inoltre, è stato convocato per lo stesso giorno il fratello della vittima, Marco Poggi, che era in vacanza in Trentino nel giorno del femminicidio. La deposizione di quest’ultimo – che sarà sentito a Venezia, essendo residente da tempo a Mestre – è ritenuta importante per ricostruire le abitudini del suo gruppo di amici all’epoca del delitto, di cui faceva parte Sempio (il cui Dna, per i pm, è quello trovato sotto le unghie della donna uccisa).
La contemporaneità delle convocazioni è interpretata come un segnale dell’intenzione della Procura di chiudere l’indagine il prima possibile. Stasi sarà ascoltato in qualità di testimone assistito, ossia accompagnato dai difensori – gli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis – e senza l’obbligo di rispondere. Le domande “incrociate” serviranno a ricostruire i rapporti tra Chiara Poggi, Sempio e altri personaggi tirati in ballo in questi anni come potenzialmente coinvolti nel delitto: se Stasi quasi sicuramente risponderà – visto che ha quasi finito di scontare la sua condanna definitiva nel carcere di Bollate – Sempio potrebbe decidere di tacere e aspettare la chiusura delle indagini per avere il quadro completo delle accuse che i pubblici ministeri gli muovono.