
La Casa Bianca vuole ritirare oltre un miliardo di dollari già stanziati per i prossimi due anni. Solo il 15% del budget di Pbs proviene da finanziamenti del Congresso
Sono colpevoli di “diffondere propaganda di sinistra” dunque non meritano di ricevere fondi federali. Nuova decisione draconiana di Trump sui media americani: il presidente americano ha deciso questa volta di tagliare i finanziamenti alle emittenti pubbliche Npr e Pbs. Con un ordine esecutivo ha disposto che la Corporation for public broadcasting, entità privata creata dal Congresso e finanziata con fondi federali, interrompa i finanziamenti a Npr e Pbs.
Non è chiaro l’impatto che potrà avere l’ordine, sottolinea il New York Times ricordando che la Corporation riceve i fondi con due anni di anticipo proprio per proteggerla dalle manovre politiche. La Casa Bianca ora vuole che il Congresso ritiri oltre un miliardo di dollari già stanziati per i prossimi due anni, ordinando al board della Corporation di “cancellare i fondi diretti già esistenti nei massimi termini concessi dalla legge” e “rifiutarsi di fornire finanziamenti futuri”. “Eliminare i finanziamenti alla Corporation avrebbe effetti devastanti sulle comunità di tutta l’America che contano sulla radio pubblica per notizie affidabili locali e nazionali, cultura, comunicazioni di emergenza e di sicurezza pubblica”, è la dichiarazione di Npr che ha difeso con un comunicato le sue scelte editoriali, come indipendenti e libere di influenze esterne e dei partiti.
In realtà le storiche radio e televisioni pubbliche americani ricevono solo una parte dei propri finanziamenti dal Congresso, con il resto proveniente da sponsor e donatori. Paula Kerger, direttrice esecutiva di Pbs, nei giorni scorsi ha detto che circa il 15% del budget della televisione pubblica viene dai fondi federali: “Questo è differente dalle altre emittenti pubbliche del resto del mondo, che sono in maggioranza sostenute dallo Stato, noni non lo siamo”.