Lavoro

Tre morti sul lavoro in poche ore. Incidenti per tre operai nel Foggiano, nel Catanese e in Val Brembana

L'uomo, Nicola Marino, era impiegato come guardiano. Il contratto di lavoro gli valeva da misura alternativa alla detenzione. Aperto un fascicolo in Procura

Un operaio edile di 65 anni e padre di due figli è morto in un cantiere della strada Adrano-Bronte in contrada Passo Zingaro, nel catanese. L’uomo, secondo una prima ricostruzione, è stato colpito alla testa da un profilato in ferro, precipitato da un camion per motivi ancora in corso di accertamento. Sul posto personale del 118. Per le indagini del caso sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Paternò.

Poco prima un operaio 59enne è morto in un incidente avvenuto a Zogno, in Valle Brembana, provincia di Bergamo. Secondo le prime informazioni, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato da un pannello mentre stava lavorando a un muro. Il 118 ha inviato sul posto automedica e ambulanza, per 59enne non c’è stato nulla da fare. Sul posto per i rilievi i tecnici di Ats, i carabinieri di Zogno e i vigili del fuoco di Bergamo.

In mattinata un 59enne, operaio in un’azienda di lavorazione marmi nella zona industriale di Apricena (Foggia), sulla strada provinciale 89, è morto nel pomeriggio di ieri, 22 aprile, dopo una caduta da un ponteggio collocato a 7 metri d’altezza. L’uomo si chiamava Nicola Marino, classe 1966, e – a quanto riporta il Foggia Today – faceva il guardiano con un contratto di lavoro che gli valeva da misura alternativa alla detenzione. Marino aveva avuto infatti precedenti con la giustizia per reati minori, come furto di cavi e di energia elettrica. A quando si apprende, lavorava nell’azienda dal 2023 e avrebbe terminato tra un anno e mezzo.

La caduta gli avrebbe causato lesioni fatali alla testa: inutili i soccorsi, chiamati da un collega che avrebbe udito un tonfo. Sul posto è intervenuto il nucleo investigativo di Foggia, coi colleghi della compagnia di San Severo e gli uomini dello Spesal, che hanno posto sotto sequestro l’area dell’azienda coinvolta nell’incidente. La Procura di Foggia ha aperto un fascicolo per fare luce sulle dinamiche dell’ennesimo incidente sul lavoro: secondo quanto riportato dai legali dei parenti della vittima, Marino viveva all’interno della stessa azienda, in un’ala adibita alle sue esigenze quotidiane. Non si esclude che possa essere disposto un esame autoptico per capire meglio le dinamiche di quanto accaduto.

Nei primi due mesi del 2025 (ultimo dato disponibili) i morti sul lavoro in Italia sono stati 101, 10 in più rispetto allo stesso periodo del 2024.