
Il portiere rossonero si è scontrato con Jimenez ed è stato trasportato fuori dal terreno di gioco in barella: la ricostruzione
La botta, l’uscita in barella, poi la notte in ospedale. Solo sabato mattina il portiere del Milan, Mike Maignan, è stato dimesso dall’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine dopo aver passato la notte in osservazione a causa di un trauma carnico rimediato in uno scontro di gioco con il proprio compagno di squadra, Alex Jimenez, nella partita in casa dell’Udinese vinta 4-0 dai rossoneri. Gli esami svolti dal francese hanno dato esito negativo ed è potuto far ritorno a Milano.
I primi minuti della secondo tempo della partita sono stati segnati da grande apprensione. Al 7′ della ripresa, Maignan si è scontrato violentemente con il compagno di squadra Jimenez, sbattendo la testa. Il portiere rossonero è stato soccorso immediatamente e caricato su una barella con cui è stato accompagnato fuori dal campo e quindi negli spogliatoi per accertamenti. Nessuna conseguenza invece per Jimenez, che poco dopo ha comunque lasciato a sua volta il rettangolo di gioco per raggiungere gli spogliatoi.
Per Maignan, è stata una serata particolare: il portiere era stato fischiato fin dal suo ingresso sul terreno di gioco. L’anno scorso aveva denunciato insulti razzisti provenienti dai tifosi dell’Udinese e per protesta aveva abbandonato il campo. Nei giorni scorsi, in città era apparso uno striscione, prontamente rimosso che recitava “Maignan uomo di m***a”. Tuttavia, il Bluenergy Stadium dopo lo scontro di gioco ha poi smesso di fischiare applaudendo il giocatore mentre usciva dal campo in barella. “Mi sono commosso. Ci sta che i tifosi dell’Udinese fischino un avversario, ma applaudire l’uomo dopo i fischi al calciatore è un gesto bellissimo. Mai visto in 40 anni di calcio”, ha detto al termine del match l’allenatore del Milan Sergio Conςeicao.