Cronaca

Arrestato a Fiumicino il “re delle truffe” Marco Mouly: aveva architettato il raggiro della tassa sul carbonio

La sua storia ha ispirato il documentario Netflix "Lords of Scam" (Les Rois de l'Arnaque) uscito nel 2021. Latitante da tempo è stato arrestato a Fiumicino

Era riuscito a sfuggire al mandato d’arresto e ad evitare la condanna a otto anni di carcere nascondendosi a Tel Aviv come latitante: ma pochi giorni fa la fuga di Marco Mouly si è conclusa all’aeroporto romano di Fiumicino. Il nome di Marco Mouly, tunisino trapiantato in Francia, è legato a doppio filo al caso della “truffa sulla tassa sul carbonio“, quando lui e alcuni suoi complici comprarono a un prezzo esentasse quote di carbonio da aziende inquinanti a nome di aziende fittizie con sede all’estero, rivendendole poi in Francia e aggiungendoci l’Iva (senza pagarla al fisco). Un raggiro che gli aveva fruttato 283 milioni di euro e che nel 2017 è stato alla base della condanna in Francia a otto anni di carcere.

A Fiumicino gli agenti della Polaria sono riusciti ad intercettarlo, a fermarlo e portarlo in carcere, in attesa di estradizione. A quanto si apprende, nascosto nelle scarpe aveva un passaporto israeliano falso, per eludere i controlli alla frontiera. Mouly, la cui storia ha ispirato il documentario Netflix Lords of Scam (Les Rois de l’Arnaque) uscito nel 2021, è stato così arrestato non solo in esecuzione del mandato di arresto europeo ma anche per possesso di documenti falsi.