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Mosca avverte l’Occidente: “Coi soldati di Paesi Nato in Ucraina sarà scontro”. Cina: “Nostri militari tra i russi? Falso”

Il primo vice rappresentante della Russia all’Onu, Dmitry Polyansky, ha scritto che i diplomatici europei e britannici all'Onu ostacolano i negoziati

La Russia invia un nuovo avvertimento all’Occidente e soprattutto ai cosiddetti Paesi “volenterosi” pronti, su iniziativa di Francia e Gran Bretagna, a inviare le proprie truppe a sostegno dell’esercito ucraino. “Ogni presenza” di militari di Paesi Nato in Ucraina, “indipendentemente dalla bandiera, insegne e il mandato dichiarato, sarà considerato dalla Russia come una minaccia alla sua sicurezza e porterà il rischio di uno scontro diretto con l’intera Alleanza”, ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “aspetta passi concreti dai suoi alleati europei perché inviino le loro truppe, il che significherebbe che questi Paesi si uniscono al conflitto”, ha aggiunto chiarendo quale sia la posizione della Federazione sul tema. Le accuse non finiscono qui. Il primo vice rappresentante permanente della Russia all’Onu, Dmitry Polyansky, ha scritto su Telegram che i diplomatici europei e britannici presso le Nazioni Unite stanno cercando di ostacolare i negoziati tra Mosca e Washington.

La Cina, invece, risponde alle accuse mosse martedì direttamente dal presidente Volodymyr Zelensky secondo cui due cittadini della Repubblica Popolare che combattevano tra le fila russe sono stati catturati dai soldati di Kiev e che “nelle unità dell’occupante ci sono significativamente più di due cittadini cinesi”. Informazioni che hanno convinto il Ministero degli Esteri a convocare l’incaricato d’affari di Pechino in Ucraina. A 24 ore dalle sue parole, Pechino definisce “assolutamente infondate” le affermazioni di Kiev: “La posizione della parte cinese sulla questione della crisi in Ucraina è chiara e inequivocabile e ha ottenuto un ampio consenso da parte della comunità internazionale – ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian – La parte ucraina deve considerare gli sforzi della Cina e il suo ruolo costruttivo nella risoluzione della crisi”.