Tennis

“Premiate le Wags e non le tenniste che sudano sul campo”: l’accusa di Daria Saville ai brand degli Slam

L'australiana sottolinea le problematiche delle tenniste nello stringere accordi commerciali: "Difficilmente le tenniste ne ottengono di buoni"

“Trovo sconcertante che i brand preferiscano le Wags rispetto alle giocatrici per le loro campagne durante i tornei del Grande Slam“. Pochi giorni dopo la lettera firmata dai principali top players al mondo per chiedere più soldi e potere agli organizzatori degli Slam, la tennista australiana Daria Saville alza la voce in nome delle giocatrici non di prima fascia troppo spesso ignorate dai grossi brand che, a suo dire, si fiondano sulle mogli o fidanzate dei giocatori: le cosiddette Wags.

“L’estetica del tennis è di moda in questo momento, giusto? La si trova ovunque, ma difficilmente le tenniste ottengono buoni accordi. In realtà vengono premiate le Wags rispetto alle tenniste, eppure siamo noi a sudare sul campo”, ha tuonato Saville in un video su TikTok che ha raggiunto anche la tedesca Eva Lys: “Questo è un video fantastico, mi chiedevo anch’io le stesse cose. Se non sei tra le top-10 è incredibilmente dura”. In attesa di eventuali sviluppi, queste tenniste devono trovare strade alternative per monetizzare. E proprio Daria Seville ha trovato nei social una fonte di guadagno anche grazie ai suoi 150mila followers. Oltre alla classe 1994, ci sono Daria Kasatkina e Caroline Garcia che hanno fondato dei propri podcast, fino ad arrivare alla decisione di Chloe Paquet di aprire un profilo su Onlyfans, senza cadere nel cliché erotico della piattaforma.