
Il tennista spagnolo parla prima del torneo di Montecarlo: "Non è corretto pensare che io e Zverev dobbiamo vincere tutto. Anche a me piacerebbe ogni tanto avere un mese di stop senza fare niente"
“Qualcuno pensava che, solo per il fatto che Sinner era fuori, io e Zverev avremmo dovuto vincere tutto e giocare meglio di prima. Questo non era, e non è corretto. Anche perché c’è tanto equilibrio e in molti possono arrivare in fondo. Non sento che sia accaduto qualcosa di strano”. Carlos Alcaraz, nel media day dell‘Atp di Montecarlo ammette che l’assenza di Jannik Sinner per squalifica legata al caso Clostebol non gli ha giovato. Anzi, tutt’altro.
“Non sono sorpreso di non essere diventato di nuovo numero 1, anche se molte persone si aspettano che io vinca tutto – dichiara lo spagnolo – Tanti mi chiedono, mi chiedevano, di approfittare di questo periodo di assenza di Jannik per tornare in vetta. E questa pressione probabilmente mi ha ucciso, in qualche modo. Anche se Jannik non sta giocando, sono troppo lontano da lui e sulla terra non avrò chance di risalire. Solo cercherò di dare il massimo”.
Alcaraz palesa poi alcuni dubbi sul fatto che, con lo stop forzato, Sinner possa addirittura aver tratto un ulteriore vantaggio: “Anche a me piacerebbe ogni tanto avere un mese di stop, senza fare niente – prosegue lo spagnolo – Giochiamo 11 mesi no stop, solo a volte c’è una settimana di pausa. Ma l’intensità che si richiede al nostro fisico è sempre eccessiva. Credo sia importante, alla fine della stagione, trovare più tempo per recuperare e poter mostrare il nostro miglior tennis”.
Nel mentre, Alcaraz ha avuto modo di allenarsi e scambiare due parole con Novak Djokovic. Entrambi firmatari della lettera che i migliori tennisti al mondo hanno scritto agli organizzatori degli Slam per chiedere più soldi e potere, ma a Montecarlo hanno obiettivi diversi. Lo spagnolo cercherà di difendere 2mila punti in una stagione complicata, il serbo tenterà di ottenere il suo 100esimo titolo Atp.