F1 & MotoGp

Verstappen trionfa a Suzuka. Ferrari di Leclerc e Hamilton solo 4° e 7°. Record di Antonelli

Con una gara attenta, Max si è preso la prima di stagione col talento che ha, e che lo rende oggi il pilota più forte della griglia

Un super Max Verstappen ha vinto il GP del Giappone davanti a Norris (2°) e Piastri (3°). Per l’olandese si tratta della 64esima vittoria della carriera, la quarta consecutiva a Suzuka. Le Ferrari di Leclerc e Hamilton chiudono quarta e settima, nel mezzo ci sono le due Mercedes di Russell (5°) e Antonelli (6°), che oggi ha fatto la storia: è il più giovane pilota della griglia a condurre in testa una gara del Mondiale (lo ha fatto per alcuni giri prima della sosta) e anche il più “green” ad aver realizzato un giro veloce, il più basso assoluto in un GP giapponese in 1’30”965. Lo ha fatto a 18 anni e 7 mesi, superando di soli tre giorni il record che Verstappen stabilì nel GP di Spagna 2016, quando Max esordì sulla Red Bull e si prese subito il primo successo della carriera. Hanno chiuso la top-10: la Racing Bulls di Hadjar (8°), la Williams di Albon (9°) e la Haas di Bearman (10°). Domenica prossima si corre in Bahrain il quarto appuntamento del Mondiale.

Il commento di gara

D’altronde il Giappone, per lui, è un po’ la pista di casa. Nel 2022 conquistò il secondo Mondiale Piloti della carriera, dopo una seconda parte di stagione dominata. L’anno seguente, quello del dominio Red Bull (22 gare su 23 vinte), regalò il sesto titolo Costruttori al suo team. Questa domenica Verstappen ha piazzato un altro assolo, concedendo quasi un ultimo omaggio ai giapponesi della Honda in casa loro, dall’anno prossimo fornitori delle power unit all’Aston Martin. Con una gara attenta, Max si è preso la prima di stagione costruendo una vittoria con tutto il talento che ha, e che lo rende oggi il pilota più forte della griglia.

Di sabato ha iniziato a costruirsi la sua vittoria, dopo essersi preso la prima posizione stampando il record della pista e aver messo dietro le due McLaren, indiscusse favorite della vigilia. In gara, poi, ha saputo condurre con fare preciso, difendendosi al via su Norris, resistendo persino a un attacco in piena corsia box di Lando, e approfittando di un Piastri quasi sempre più veloce del compagno ma rimasto dietro per ordini di scuderia. Ridendo e scherzando ora l’olandese è a un punto dal leader Norris (62 punti a 61, Piastri è terzo a quota 49) e un pensierino Mondiale può farlo, anche se prima del weekend parlava di un team, il suo, “che deve massimizzare e raccogliere più punti possibili” nell’attesa di vedere come andrà la stagione.

In casa McLaren il risultato è dolce-amaro. Con una delle due vetture papaya in prima fila oggi, molto probabilmente sarebbe arrivata la vittoria, ma gli errori principali sono stati fatti in qualifica sabato, quando il Q3 non perfetto di Norris e Piastri aveva portato i due dietro a Verstappen. In gara, la sensazione è che se il team papaya nel finale avesse chiesto l’inversione delle posizioni tra i suoi due piloti, Piastri avrebbe messo ben più in difficoltà l’olandese. Dal muretto diretto da Andrea Stella non è arrivata nessuna chiamata. Sarebbe stato un duro colpo per il morale di Lando, e il rischio di un contatto nell’eventuale duello tra i due avrebbe fatto dilapidare tanti punti in ottica Costruttori alla scuderia di Woking, che vuole massimizzare il più possibile per dare il suo strappo Mondiale in questa classifica.

Dietro ai primi tre c’è la prima Ferrari di Leclerc, che di più non poteva ottenere, considerando anche una Mercedes superiore nel passo-gara e una vettura che necessita di crescere con l’arrivo degli aggiornamenti, i primi attesi già in Bahrain con l’arrivo del nuovo fondo. Nel passo hanno aiutato sicuramente le temperature più fresche del Giappone, che hanno portato meno degrado alla gomma allungando gli stint per tutti. Pesa però la mancata possibilità di usare un assetto basso, che consuma troppo il pattino nel fondo (vedasi la Cina) e toglie competitività a una vettura che ha bisogno di crescere. Per lo meno, vedendo il bicchiere mezzo pieno, è riuscita a prendersi una quarta posizione in gara come non era accaduto in questo via di Mondiale. Charles è stato bravo a difendersi al via su Russell, poi ha saputo gestire. Hamilton è 7°, ben lontano dalle sue aspettative di inizio stagione. Ha optato per una strategia differente, puntando sulla bianca e sulla speranza di una Safety a metà gara (non arrivata), poi ha messo gomma media e provato ad attaccare un Antonelli imprendibile dopo che il bolognese ha inserito gomma dura.

Lo stesso Kimi, intanto, non smette di stupire e in Giappone ha rotto tre record considerando la sua giovane età. Non accadeva dal 2009 che un italiano, Jarno Trulli sulla Toyota, realizzasse un giro veloce in gara. Il talento c’è eccome, e il bolognese ha tutto per fare bene, dimostrando una grande capacità di adattamento sia alla sua Mercedes sia alle piste nelle quali non aveva mai corso in precedenza, come la stessa Suzuka. Gli vanno fatti tutti i complimenti del mondo, nell’attesa di una crescita nella seconda parte di stagione e di un duello interno più acceso con Russell, uscito deluso da questo weekend dopo un Q3 in qualifica deludente, nonostante fosse sempre stato avanti nelle libere. Un passo indietro rispetto alle prime due gare di stagione di Melbourne e Shanghai, quando è sempre arrivato a podio.