Giustizia

Brescia, consigliere di centrodestra indagato per maltrattamenti in famiglia. Figlio arrestato per abusi sulle sorelle

Il 49enne di origini indiane è stato eletto nella lista che sosteneva il candidato Fabio Rolfi e si è presentato in consiglio comunale senza far alcun riferimento alla sua vicenda giudiziaria. La sindaca Castelletti: "Da quanto tempo l'opposizione sapeva?"

Indagato per maltrattamenti sulle due figlie con divieto di avvicinamento, ma è comunque andato in consiglio comunale a partecipare alla seduta. Balwinder Singh, 49enne di origini indiane ed eletto nella lista di centrodestra a sostegno del candidato Fabio Rolfi, si è presentato in Aula senza far alcun riferimento alla sua situazione giudiziaria. Residente nella città lombarda da 24 anni è sottoposto, insieme alla moglie, alla misura del braccialetto elettronico con il divieto di avvicinarsi alle due figlie. Nei giorni scorsi è stato anche arrestato uno dei figli della coppia, un giovane di 26 anni, con l’accusa di violenza sessuale sulle sorelle.

L’inchiesta è scattata a seguito di una segnalazione da parte della scuola frequentata dalla più giovane delle due sorelle. La ragazza si è confidata con un’insegnante, raccontando le violenze subite in famiglia. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il consigliere di Palazzo della Loggia picchiava le figlie e vietava loro di frequentare coetanei italiani. Le indagini della Squadra mobile della questura di Brescia hanno inoltre rivelato che il consigliere comunale ha esaltato l’omicidio di Saman Abbas, la giovane uccisa dai familiari a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Singh avrebbe definito quell’atto “doveroso per preservare la reputazione sociale”, pronunciando queste parole davanti alle figlie. Il legale della famiglia Federico Salvi ha fatto sapere che “i tre negano gli addebiti e sono convinti che la vicenda potrà chiarirsi in tempi molto stretti”.

La sindaca di centrosinistra Laura Castelletti è intervenuta con una nota e ha accusato l’opposizione: “Mi chiedo se fossero a conoscenza della vicenda e da quanto tempo”, si legge nel comunicato diffuso nelle scorse ore. Il comportamento di Singh “se confermato, deve essere stigmatizzato e punito in modo esemplare”. E ha aggiunto: “Se vogliamo che queste cose non accadano più è necessaria una presa di coscienza collettiva, sostenuta da un’onestà intellettuale e di intenti che non può rispondere a meri fini politici o propagandistici. Sono inoltre molto preoccupata per le due giovani ragazze coinvolte, ora che la vicenda è pubblica per loro il trauma riemergerà in modo esponenziale. Il loro benessere deve essere prioritario per ciascuno di noi”. Secondo quanto riferito da Quibrescia, il capogruppo dell’opposizione Massimiliano Battagliola ha chiesto “le dimissioni immediate di Singh”.

Sul caso è intervenuta anche Avs: “Chiediamo le immediate dimissioni di Balwinder Singh dal Consiglio Comunale di Brescia”, hanno dichiarato Donatella Albini della segreteria nazionale di Sinistra Italiana, Dario Balotta di Europa verde Brescia e Mattia Datteri, segretario cittadino di Sinistra Italiana. “La violenza di genere va denunciata a gran voce dovunque e da chiunque sia agita, quando emerge da uno spazio di sofferenza e solitudine, grazie a coraggio e solidarietà. La magistratura chiarirà le responsabilità penali, ma ha già assunto provvedimenti e continua il suo lavoro di verifica. Noi riteniamo che chi siede in un organismo istituzionale come il Consiglio comunale di Brescia e ha agito con violenza, come appunto verificato dalla magistratura, non possa e non debba rappresentare i cittadini e le cittadine bresciane“.