La nuova Suv tedesca cresce nelle dimensioni e propone motorizzazioni che vanno dal full hybrid all'elettrico passando per il plug-in
A sette anni dal debutto sul mercato, la Opel Grandland si presenta completamente rinnovata e perde la X nel nome, ma soprattutto taglia ogni legame residuo con la gestione General Motors. La Grandland X, infatti, era l’unica auto rimasta in gamma progettata ancora sotto la proprietà precedente, anche se era stata sviluppata condividendo piattaforma e diversi componenti con la coeva Peugeot 3008, in virtù di un accordo di collaborazione tra il Gruppo americano e la vecchia PSA siglato nel 2012. Le due auto si differenziavano comunque per il design, sia interno che esterno, e per tutta la parte elettronica.
Sulla nuova Grandland, invece, la parentela con la Peugeot 3008 è molto più stretta, anzi praticamente totale, a partire dalla piattaforma STLA Medium. Le differenze tra le due auto si trovano principalmente nello stile esterno (dunque anche nelle misure) e nella parte alta della plancia. Le dimensioni sono cresciute e cambia tutto, dalla meccanica allo stile, che ora è più imponente e moderno, con dettagli come il logo frontale illuminato.
La gamma perde il diesel ed è composta da motorizzazioni elettriche, full hybrid e plug-in hybrid. La Opel Grandland Electric è spinta da un motore a elettroni da 213 CV che può essere abbinato a due tagli di batteria, 73 o 82 kWh di capacità netta, che corrispondono ad autonomie omologate WLTP di 523 e 582 km. Nel breve tempo che abbiamo avuto a disposizione per provare la nuova Suv tedesca, ci siamo concentrati sulle due ibride, che si rivolgono evidentemente a utilizzatori diversi.
L’ibrida tradizionale ha sotto il cofano il noto 1.2 turbo da 136 CV supportato da un motore elettrico da 21 CV che, se la batteria da 0,4 kWh è carica, permette di spegnere il primo nelle manovre a bassa velocità. È un powertrain che abbiamo provato già su diversi modelli Stellantis – anche sull’Alfa Romeo Junior – e che sulla Granland si rivela un po’ affaticato nel portare a spasso 1.675 kg, che è il peso in ordine di marcia con il conducente a bordo. Quindi immaginiamo che a pieno carico sia ancora peggio.
Questa massa si deve alle maggiori dimensioni del corpo vettura, che ora raggiunge i 465 cm (17 più di prima) e che colloca il Suv Opel praticamente nel segmento D. A questo proposito, se si escludono i modelli derivati da veicoli commerciali, la Grandland è la nuova ammiraglia della gamma Opel. Ai 167 cm di altezza corrispondono 193 cm di larghezza e di conseguenza l’abitacolo è molto spazioso, mentre il vano bagagli ha una capacità minima di 550 litri.
Tenendo presente che la nuova Grandland è senza dubbio un’auto per tutta la famiglia, forse è meglio considerare la versione ibrida “alla spina”, che usa esattamente lo stesso powertrain della Peugeot 3008. Il 1.6 turbo benzina 4 cilindri da 150 CV lavora insieme a un’unità elettrica da 125 CV, che è alimentata da una batteria agli ioni di lito da 17,9 kWh. La trazione è solo anteriore, il cambio è doppia frizione a 7 rapporti e la potenza del sistema è di 195 CV con 350 Nm di coppia. L’autonomia in modalità è di 87 km e a batteria scarica si fanno circa i 14 con un litro. Per ricaricarla si può usare solo la corrente alternata fino a 7,4 kW, un limite che molte concorrenti hanno superato.
Le prestazioni, al contrario, sono interessanti per un’auto da quasi due tonnellate, con il classico scatto da 0 a 100 km/h chiuso in 7,8 secondi e una punta massima di 220 km/h. Ad ogni modo, la Grandland è un auto pragmatica: comfort e tecnologia utile sono le sue qualità migliori, come dimostrano alcuni equipaggiamenti. I fari a matrice di Led con 50.000 pixel e i sedili certificati AGR (l’associazione tedesca dei posturologi) sono tipici delle Opel. Strumentazione e infotainment – il display è da 10 o 16 pollici a seconda degli allestimenti – sono completamente digitali ma è apprezzabile la scelta di mantenere alcuni tasti fisici. Al volante la Grandland è facile (ci sono solo tre modalità di guida tra cui scegliere) e confortevole, anche se alcuni fruscii generati dagli specchietti e il rumore di rotolamento dei pneumatici anteriori disturbano la silenziosità di marcia. Peccato anche per le sospensioni posteriori a ponte torcente che risultano secche sulle sconnessioni.
Infine ecco i prezzi: la gamma Grandland parte dai 35.500 euro della full hybrid, sale a 40.950 euro per l’elettrica con la batteria più piccola e ancora a 42.500 euro per la plug-in.