
La delegazione ha incontrato anche il procuratore Tescaroli, già ascoltato in audizione il 15 gennaio scorso
L’escalation di violenza ma anche le condizioni di sfruttamento dei lavoratori. La commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro del Senato è andata in missione a Prato. Il presidente Tino Magni (Avs), le senatrici Paola Mancini (Fdi) e Gisella Naturale (M5s) hanno effettuato un sopralluogo in una stamperia recentemente sequestrata su richiesta del procuratore Luca Tescaroli. I gestori della società, di origine cinese, sono accusati di intermediazione illecita, sfruttamento lavorativo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine del sopralluogo la delegazione parlamentare ha incontrato il prefetto, il questore e i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza. La delegazione ha incontrato anche il procuratore Tescaroli, già ascoltato in audizione il 15 gennaio scorso. Oltre all’emergenza relativa alle condizioni di lavoro, a Prato è in corso anche una vera e propria escalation di violenza: capannoni e veicoli incendiati, tentati omicidi, spedizioni punitive. Secondo gli investigatori si sta combattendo una guerra tra clan rivali per ottenere la gestione del business delle grucce, della logistica e delle spedizioni, che nel più grande distretto del fast fashon d’Europa vale più di cento milioni di euro all’anno. I componenti della commissione parlamentare hanno incontrato anche i componenti dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dell’Usl e i rappresentanti dell’Inail, di Confapi, Confindustria, Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil.