
Erica Bassani ha incontrato, in India, alcune "Donne che esplorano il divino" e ne ha scritto un libro
Ascoltare le voci di maestre spirituali, donne di diverse religioni che hanno dedicato la loro vita alla pratica meditativa. Un modo per combattere la distruttività di ciò che accade nel mondo, di mettere freno alla devastazione della natura, di osservare stili di vita essenziali capaci in quanto tali di salvare il Pianeta. Sono i temi al centro del libro Donne che esplorano il divino (TerraNuova editore) di Erica Bassani, giovane scrittrice e fondatrice del Women Awakening Project finalizzato a dare voce a donne maestre di diverse tradizioni spirituali, dal taoismo, all’induismo, al cristianesimo sia cattolico che ortodosso.
Se la materia è sacra
La questione ecologica, in tutto ciò, è centrale. “Nelle religioni è stata spesso predominante l’idea che la materialità deve essere superata, perché il divino è altrove; queste donne ci ricordano invece che se diminuiamo l’importanza della terra, della materia, perdiamo una cosa fondamentale, ovvero la concezione per cui la terra è sacra. Al tempo stesso, in questo modo non si fa spazio al lato femminile della realtà, perché la materia è una entità femminile, basti pensare che le donne creano la vita. Non si tratta di fare rivendicazioni, ma di ribilanciare ciò che è stato sempre sbilanciato a sfavore del femminile”. Ciò a cui queste grandi donne puntano è che la materia va rivisitata in chiave sacra, “che c’è una completezza totale qui e ora e questo è il principio di partenza e il presupposto per ricostruire un rapporto sano con il nostro Pianeta e le sue risorse”.
E poi c’è la questione degli stili di vita di queste maestre, che ci indicano ciò che è fondamentale. “Queste donne sono esempi di grande semplicità”, continua l’autrice, “perché hanno fatto dell’essenziale il perno della loro vita e questo si riflette in ogni ambito; non c’è alcuna ricerca di cose futili per riempire spazi interiori vuoti, c’è una pienezza interna, che nasce dalla loro relazione primaria con il divino e semplifica tutto il resto. Questo è il vantaggio di un percorso spirituale che dovrebbe aiutare ad alleggerirsi di ciò che è inutile e capire ciò che va coltivato veramente”.
Che cos’è il Women Awakening Project
Ma in che modo noi, che facciamo un’altra vita, possiamo andare in questa direzione? “Possiamo integrare questi principi nelle nostre vite in qualche modo, facendoci ispirare da queste voci e da queste figure, una sorta di ‘scorciatoia intelligente’ per capire cosa conta, indipendentemente dal nostro lavoro e dai nostri impegni. Basta guardare con onestà i nostri comportamenti”.
Infine, come dare voce a queste donne, che i media non conoscono? Proprio per questo, spiega Erica Bassani, è nato il progetto Women Awakening Project, dedicato a diffondere il pensiero di queste maestre e, anche, iniziare alcuni percorsi con alcune di loro. In questo modo, sarà possibile bilanciare la grande distruttività che viene dal fatto che chi ha potere spesso “ha menti non educate, inquinate, distorte, ma anche cuori di cui non ci si è presi cura, spesso traumatizzati e che quindi generano altra violenza perché l’hanno ricevuta. Se queste persone avessero il coraggio di guardarsi dentro e prendersi cura delle proprie ferite e muoversi bene in questo mondo divino non ci sarebbero guerre. Ma per questo serve anche, come dicevo, più spazio per il femminile, lo stesso potere di parola, lo stesso peso di presenza dell’uomo”. “Il mondo”, conclude l’autrice, “è pieno di esempi virtuosi che non ricevono il giusto spazio e la giusta attenzione, persone che non spingono per apparire, ma le cui voci sono invece una autentica medicina per noi”.