
Appuntamento ogni sabato alle 20 per una trasmissione temeraria e irriverente con spunti per riflessioni profonde e momenti più leggeri. In studio Federico Parlanti, attore della compagnia (ormai celebre) Mayor Von Frinzius, primo conduttore con la sindrome di Down
“Vogliamo andare controcorrente”. È partita sabato sera 11 gennaio e si tratta di un inedito assoluto per l’Italia. Si chiama Radio up and down – La trasmissione con un cromosoma in più, condotta su Radio 24 dall’attore (e non solo) Paolo Ruffini insieme a Federico Parlanti, primo conduttore radiofonico italiano con la sindrome di Down. La trasmissione andrà in onda ogni sabato alle 20 e in replica la domenica alle 23 all’interno del palinsesto del fine settimana dell’emittente di proprietà di Confindustria. La prima puntata si è intitolata Sogni e bisogni. “Il mio sogno è stare in mezzo alla gente. Ho bisogno di essere me stesso e agire secondo natura. Ogni tanto sogno anche di fare l’amore. Mi interessa, sono orgoglioso e contento di fare una trasmissione radiofonica su Radio24” ha spiegato nella puntata d’esordio Parlanti, in risposta ad una domanda del collega co-conduttore livornese.
Trasmissione radiofonica temeraria e irriverente, fuori dal comune, con spunti per riflessioni profonde ma anche con battute e momenti più leggeri. “Ho la sindrome di Down e ho un cromosoma in più. Lo porto sempre dietro con me. E’ un pallone praticamente con tutti i buchi, come un groviera”, dice Parlanti. “Il mio cromosoma in più è pieno di energia”, aggiunge. Parlanti è attore da quasi vent’anni e membro della Compagnia Teatrale Mayor Von Frinzius, con la quale ha raggiunto una certa notorietà a livello nazionale grazie a show come Up&Down (2018) e Din Don Down (2024) con lo stesso attore livornese, oltre ad essere stato anche doppiatore del film Campioni (Regia di Farrelly – 2023) e ospite assiduo nel programma tv comico Colorado.
Nel format di Radio up & down c’è anche la collaborazione e partecipazione del professore di storia e filosofia Lamberto Giannini. Anche lui livornese al cento per cento, autore di numerosi testi, professore di liceo e fondatore della compagnia Mayor Von Frinzius, un modello virtuoso di teatro inclusivo, composta da quasi un centinaio di attori con disabilità e da altri che Giannini definisce “normaloidi”. La sua visione sull’inclusione e sull’arte si distingue per una spiccata autenticità, andando spesso fuori dalla regole già scritte e uscendo da prassi consolidate: “La pietà diventa un ostacolo e le persone con disabilità non meritano di essere trattate con pietismo”, afferma Giannini, “soprattutto a teatro, dove le differenze non solo arricchiscono le performance, ma meritano di essere valorizzate come un punto di forza”.
“E’ un programma che corre bene con orgoglio e ironia, che non si piange addosso, che ha un copione ultra trasversale dalla storia alla musica passando per attualità e cinema”, dicono i protagonisti. Questo format, che nasce da un progetto teatrale decennale, è probabilmente la prima vera sorpresa del 2025 in un mezzo di comunicazione, la radio, che è quasi sempre stata la prima a intercettare le novità e le performance meno canoniche. Ogni puntata avrà un tema diverso che va oltre il racconto delle condizioni di disabilità e i diritti delle persone con disabilità. Parlanti e Ruffini nel corso della prima puntata in radio hanno dimostrato di interagire divertendosi, scherzando, spesso spiazzando il pubblico tra citazioni, freddure e grande autoironia. “Si parla, si ride e si riflette su temi che spesso non vengono affrontati – spiega Ruffini -, rompendo gli schemi tradizionali consolidati e andando oltre i pregiudizi”.