Cinema

Back To Black celebra al meglio Amy Winehouse artista, ma non va a fondo tra i tormenti che hanno reso unica la sua voce

L'occasione persa è stata non approfondire i legami dell'artista scomparsa per cercare di capire in profondità della sua anima

Rivederla lì sul palco con l’attrice Marisa Abela molto somigliante all’originale, quello swing unico e la scintilla del talento che non si spegnerà mai sortisce sempre un certo effetto. Nonostante però tutte le buone intenzioni “Back To Black”, in omaggio a Amy Winehouse e alla sua scalata, non certo facile, verso il successo, alla fine lascia un po’ l’amaro in bocca. Molti dettagli vengono lasciati fuori come il rapporto conflittuale coi genitori, il padre – che stando alle cronache di allora – era molto presente nelle scelte della figlia, il ruolo preponderante di Blake nel vortice dell’alcol e delle sostanze. Insomma la forza, paradossalmente, di Amy era il grande dolore che aveva dentro, il tormento che elevava l’intensità della sua voce e della sua forza interpretativa e la rendeva unica nel panorama musicale internazionale. Con soli due (bellissimi) album all’attivo “Frank” e “Back To Black” e il suo look inconfondibile con i capelli con un lungo chignon, trucco ad evidenziare i suoi occhi e mini abiti semplici, Amy Winehouse si è imposta in pochissimo tempo, vincendo riconoscimenti e il plauso della critica.

“Volevamo davvero assicurarci che venisse celebrata la sua vita, e non solo impantanata nell’ovvio; droghe, alcol, tossicità, problemi con i genitori: cose di cui la stampa l’ha condannata. La sua voce, il suo talento, la sua attitudine e la sua onestà erano in primo piano. – hanno dichiarato gli sceneggiatori Sam Taylor-Johnson e Matt Greenhalgh -. Ancora una volta, la scelta di evidenziare ciò che Amy aveva trovato in Blake, era vitale. Per noi era importante mostrare che tra loro era amore vero – anche se a volte era impantanato nella tossicità – ma lei lo amava, e lui amava lei. Sarebbe stato facile dipingerlo come il cattivo della situazione, ma credo che ci fosse un’altra storia da raccontare”.

Ma “Back To Black” racconta il percorso di Amy, la pressione dei paparazzi e le sue corse dal market per comprare l’alcol a casa sua. L’occasione persa è stata quella di non approfondire i legami dell’artista scomparsa per cercarne di capire in profondità da dove muovevano tutto il dolore e i tormenti che poi l’hanno resa unica.