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Verbania, dopo la bocciatura dell’Anac la sindaca Pd insiste e revoca la dirigente comunale che rifiutò di truccare un concorso

La sindaca Pd di Verbania Silvia Marchionini tira dritto e caccia la dirigente del Comune che aveva denunciato di aver ricevuto pressioni per truccare un concorso. Marchionini conferma quindi la revoca dell’incarico di segretario generale del Comune alla dottoressa Antonella Mollia, nonostante l’Anac – l’Autorità nazionale anticorruzione – neanche dieci giorni fa avesse stroncato la prima revoca deliberata dalla giunta, smontando le diverse accuse mosse da Marchionini alla dirigente.

Secondo l’Anticorruzione, le “numerose contestazioni” di cui era accusata Mollia – tra cui ritardi nella presentazione di alcuni atti, oltre a condotte scorrette sul lavoro – denotavano “un clima di isolamento istituzionale e scarsa collaborazione”, col sospetto che la revoca fosse più una ritorsione per la denuncia del concorso sospetto che una legittima critica professionale.

Marchionini e la sua giunta avevano trenta giorni per decidere dopo che l’Anac aveva ordinato il riesame delle pratica. Ma la prima cittadina dem non ha voluto fare passi indietro. Nella nuova delibera, la giunta ricostruisce il parere dell’Anticorruzione, nel quale si ipotizza che le contestazioni avanzate nei confronti di Mollia siano “scaturite dal presunto rifiuto del segretario generale di intervenire sugli esiti di un concorso”. Poi, si smarca dalle accuse: “I legittimi rilievi formulati dall’Anac non paiono condivisibili”, perché “le contestazioni non trovano alcuna connessione” anche perché “tra la conclusione della procedure concorsuale (dicembre 2022) e la prima contestazione, datata 10 maggio 2023, sono passati cinque mesi”. Un tempo che, secondo la sindaca, scagiona dai sospetti. Marchionini giura quindi che il provvedimento di revoca “non sia stato in alcun modo adottato a fini ritorsivi, ma al fronte di plurime e specifiche contestazioni e rilievi inerenti alla violazione dei doveri d’ufficio”. Perciò, la sindaca procede di nuovo con la revoca.

Un atto che per Mollia costituisce l’ennesima prova di un comportamento scorretto: “La deliberazione è connotata da gravi illegittimità, falsità e infondatezze – spiega la dirigente – Sono stata definitivamente revocata dall’incarico a neanche due mesi dalla scadenza naturale del mio incarico, indissolubilmente legato alla scadenza di quello della sindaca, che non può più aspirare all’investitura di primo cittadino”. Marchionini è infatti al secondo mandato e a Verbania si voterà a giugno. “Il dato temporale – attacca ancora Mollia – dimostra da sé l’accanimento personale della sindaca nei miei confronti, dovuto alla diffusione su scala nazionale delle notizie riguardanti la manipolazione di un concorso pubblico presso il Comune di cui lei è protagonista”.