Cronaca

Mestre, precipita mentre sta lavorando sul tetto del teatro Momo: morto un operaio di 45 anni

Stava lavorando sul tetto del Teatro Momo a Mestre, quando è precipitato ed è morto sul colpo. La vittima è Mattia Dittadi, 45 anni e responsabile energia e manutenzione per il Nordest della società di servizi Rekeep Spa. Secondo le prime ricostruzioni, stava compiendo un’ispezione sul tetto, per verificare alcune infiltrazioni d’acqua. Il lucernario su cui si trovava ha ceduto facendolo precipitare all’interno del teatro.

Residente a Oriago di Mira, in provincia di Venezia, sposato, con un figlio e appassionato di ciclismo, il 45enne stava da alcuni giorni lavorando alla ristrutturazione del teatro, di proprietà e per conto del Comune di Venezia. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia locale di Venezia. “Esprimo il più profondo cordoglio a nome di tutta la Città”, ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, nel corso di una conferenza stampa a cui stava partecipando a Palazzo Ducale. A lui si è aggiunto il senatore e segretario regionale del Pd Veneto Andrea Martella: “Una tragedia che si ripete per l’ennesima volta e che richiama le istituzioni all’assunzione di misure concrete e stringenti per arrestare questa scia di morti che è indegna per un Paese civile”.

Nel frattempo, giovedì 11 aprile, Cgil e Uil fanno sapere che terranno un presidio di fronte alla sede di Confindustria Venezia, a Porto Maghera, nell’ambito dello sciopero generale sulla sicurezza sul lavoro. “La prima ragione è zero morti sul lavoro: obiettivo da raggiungere rendendo salute e sicurezza un vincolo per poter esercitare attività d’impresa, cancellando le leggi che hanno reso il lavoro precario e frammentato”, ha detto il segretario territoriale Cgil Daniele Giordano. E sull’ultima tragica morte di Dittadi, Giordano ha aggiunto: “L’ennesima e inaccettabile morte sul lavoro, e per di più durante un sopralluogo in una struttura di proprietà del Comune di Venezia”.

Con la morte del 45enne, in Italia, i morti sul lavoro, nei primi due mesi del 2024, sono 120, 20 in più rispetto a fine febbraio 2023. Si tratta di un “incremento più che allarmante quando si parla esclusivamente di morti avvenute in occasione di lavoro: +24,7%“, dice l’Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente Vega.