Salute

“Malati di cibo”: PresaDiretta punta le telecamere sull’obesità in Italia e nel mondo – La clip in anteprima

Punta la telecamera sull’obesità in Italia e nel mondo la puntata di PresaDiretta, con Riccardo Iacona, in onda lunedì primo aprile alle 21.20 su Rai 3. Una vera emergenza che aumenta i rischi per la salute, l’incidenza delle malattie cardiovascolari e il diabete.

Tanti gli interrogativi della prossima puntata della trasmissione: basteranno i nuovi farmaci danesi e americani che agiscono sull’appetito a far diminuire il numero degli obesi? Che ruolo ha in quest’emergenza l’industria del cibo?

L’allarme è soprattutto tra i giovanissimi. In Italia, nella fascia d’età compresa tra gli 8 e i 9 anni, registriamo uno dei tassi più elevati di obesità in Europa, paragonabile a quelli di Cipro, Spagna e Grecia. Le più colpite sono le regioni del Sud: la trasmissione è stata nella provincia di Napoli dove il 44% dei bambini ha problemi di sovrappeso e dove a essere più colpiti sono coloro che vivono nei territori più svantaggiati. Il programma ha incontrato alcune star del Web e della televisione, come Max Mariola, che hanno raccontato perché l’interesse per il cibo è in continuo aumento.

In Inghilterra l’allarme obesità è stato preso molto seriamente: qui sono nate iniziative contro il cibo spazzatura e si è introdotta la tassa sulle bibite zuccherate. Intanto sulla scena farmaceutica sono apparsi nuovi farmaci che agiscono sul cervello e abbattono la sensazione di appetito. Come funzionano questi farmaci? Perché sono così importanti per gli obesi gravi? Chi ne abusa e quali sono le controindicazioni per coloro che li assumono solo per dimagrire un po’?

PresaDiretta è stata quindi in Danimarca dove è nato il primo di questi “farmaci della magrezza”, intervistando medici e autorità sanitarie per capire le conseguenze cliniche e anche economiche legate all’uso di questo farmaco. E poi negli Stati Uniti, il paese che ha più di cento milioni di obesi, con un lungo viaggio nell’epicentro mondiale della “epidemia obesità”.