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Basilicata, il neo-candidato Lacerenza: “L’ho saputo ieri uscendo dall’ospedale. Non mi ero mai proposto, mi serve tempo per orientarmi”

La candidatura a governatore della Basilicata? “L’ho saputo ieri pomeriggio, poche ore prima che la notizia diventasse di dominio pubblico. Mentre uscivo dall’ospedale, come faccio tutti i giorni, dopo aver fatto otto interventi chirurgici, mi è arrivata la telefonata”. Lo dice a Repubblica l’oculista Domenico Lacerenza, primario del San Carlo di Potenza designato da poche ore come leader del “campo largo” Pd-M5s-Avs alle Regionali di aprile. Che afferma di “non aver fatto nulla” per proporsi alle forze politiche progressiste: “Hanno ritenuto che io sia la persona giusta e ne prendo atto. Questo mi carica di responsabilità che spero di riempire di massimi contenuti”, spiega. Specificando di non conoscere né la segretaria dem Elly Schlein né il presidente 5 stelle Giuseppe Conte: “Non ho mai avuto l’onore. Se hanno avuto buone informazioni su di me è perché sono un pragmatico”.

Anche all’agenzia LaPresse Lacerenza manifesta un certo spaesamento: “Io sono stato coinvolto appena ieri pomeriggio, prendo atto della fiducia che mi è stata riconosciuta. Sono stato catapultato in questa impresa, che può incuriosire, mi rendo conto, ma mi servono 24 ore per orientarmi“, afferma. E alla richiesta di un commento sulle parole del governatore Vito Bardi, che ha definito la sua candidatura “un regolamento di conti della sinistra”, risponde candidamente: “Lo apprendo adesso. Non so se lui ha lavorato oggi, io ho timbrato alle 6:15 e sono appena uscito dalla sala operatoria”. Secondo il sito di news locale Basilicata24, peraltro, l’oculista potrebbe addirittura scegliere di ritirarsi a breve, anche per la contrarietà alla sua invesititura manifestata dai quadri locali di Pd e 5 stelle.

Mercoledì, dopo settimane di stallo, sul nome di Lacerenza è stato trovato a sopresa l’accordo del campo largo, incluso il movimento “Basilicata casa comune” di Angelo Chiorazzo, il “re delle coop bianche” proposto dai dem (e in particolare dall’ex ministro della Salute Roberto Speranza) ma non gradito dai pentastellati. “Oggi ho avviato il confronto con le forze politiche lucane moderate e progressiste con l’obiettivo prioritario di trasformare la piattaforma di idee e posizioni, su cui c’è stata da subito convergenza, in un programma compiuto. È un passaggio importante per rendere concreto l’impegno per i lucani e per il quale è indispensabile che ci sia la massima coesione delle forze politiche anche a livello locale”, afferma il medico in un comunicato. “Sono in questo certo che l’individuazione del mio nome da parte del tavolo nazionale non sia stata avulsa dalle istanze giunte dai territori. È sulla base di queste che è stato individuato il profilo di candidatura giusto per la Regione ed è stato fatto il mio nome. E nell’immediatezza confrontandomi sia con la segretaria Elly Schlein che con il presidente Giuseppe Conte abbiamo convenuto sulla necessità di tradurre gli impegni in un programma giudicando tutti insieme indispensabile il confronto fattivo con le forze politiche a livello regionale. Per questo ora il lavoro deve essere celere e intenso“, afferma.