Politica

Commissione Covid, Zampa (Pd): “La diserteremo, è stata istituita in malafede. Non è autonoma, è illegittima e piena di corbellerie”

Diserteremo la commissione Covid. Non dobbiamo legittimare l’istituzione di una commissione che è illegittima per come è stata concepita. Ci ritroviamo a una scorrettezza grandissima, tanto che inizialmente la legge istitutiva era così piena di corbellerie che la maggioranza di destra ha accolto le nostre modifiche in Senato. Ma restano tanti aspetti sbagliati, in primis uno che dimostra la malafede che ha guidato l’istituzione di questa commissione e cioè la mancanza del coinvolgimento delle Regioni“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Radio Radicale da Sandra Zampa, senatrice del Pd e sottosegretaria della Salute nel governo Conte Due, aderendo così all’appello dell’ex ministro della Cultura Dario Franceschini, che ha invitato l’opposizione a disertare la Bicamerale d’inchiesta sul Covid, voluta dal governo Meloni.

Zampa aggiunge: “Ho sempre detto che non ci sarebbe nulla da temere se fosse stata istituita una commissione autonoma dalla politica e indipendente dall’assetto della maggioranza di governo e che avesse avuto come suo obiettivo quello di comprendere come eventualmente un paese deve riorganizzare se stesso o valutare gli errori che sono stati commessi. Così non è”.

La parlamentare dem denuncia anche il numero “sconcertante” di commissioni istituite nel governo Meloni: “Personalmente ho perso addirittura il conto. Non ho chiesto di entrare in nessuna di queste commissioni, anche perché, alla luce del taglio del numero dei parlamentari, vorrei che qualcuno mi spiegasse come pensa di partecipare ai lavori di 4 o 5 commissioni. E infatti il risultato è sotto gli occhi di tutti: nelle commissioni non c’è praticamente nessuno“.

Zampa conclude: “Queste cose le persone purtroppo non le sanno. Penso allora che anche questo lavorare del Palazzo in modo non trasparente rispetto all’opinione pubblica sia una cosa che complica molto la capacità dei cittadini di comprendere e di giudicare obiettivamente quello che sta avvenendo”.