Televisione

Antonella Clerici non ci sta: “Io Canto Senior su Canale 5? Spero che sia uno scherzo perché sarebbe il colmo. E a Sanremo 2025 assolutamente non ci penso”

La regina del mezzogiorno di Rai Uno fa una riflessione a tutto campo sull'onda del successo del suo “The Voice Senior” su Rai Due. E sulla versione Senior in arrivo su Canale 5 si dice perplessa: “Se fanno i Senior è uno scherzo. Spero, almeno, che i programmi vadano in onda in periodi diversi”

Una annata d’oro per Antonella Clerici che con “È sempre mezzogiorno” su Rai Uno e “The Voice Kids” e “The Voice Senior” su Rai Due si riconferma (qualora ce ne fosse ancora bisogno di sottolinearlo) una certezza dei palinsesti Rai. La conduttrice al settimanale Chi ha voluto anzitutto togliere qualsiasi fraintendimento sul campo per il prossimo Festival di Sanremo 2025. Da una intuizione di Fiorello a “Viva Rai2” molti scommettono sul tandem Clerici-Cattelan con in aggiunta Alessia Marcuzzi.

“La verità è che ho risposto a una boutade di Fiorello fatta alle sette del mattino. – ha spiegato la Clerici – L’unica battuta che mi sia venuta è stata: ‘Con te lo farei’. Ma, assolutamente, non ci penso. Dopo il Sanremo di Amadeus anch’io direi di ‘no’, ma qualcuno lo dovrà pur fare. È chiaro che, avendolo già fatto, so che cosa significa. Ma non ci penso, ho i miei programmi che vanno molto bene. Chiunque lo faccia deve essere uno, deve essere il comandante, lo dico per esperienza. Altrimenti diventa un caos. E poi penso che Sanremo lo debba fare un conduttore esperto”.

Se su Rai Due continua il successo di “The Voice Senior”, Canale 5 ha deciso di replicare. Dopo “Io Canto Generation”, Mediaset lancerà anche “Io Canto Family” e “Io Canto Senior”. “Spero che sia uno scherzo perché sarebbe il colmo. – ha aggiunto la Clerici – Prima, ai tempi di Ti lascio una canzone, hanno fatto Io Canto. Poi, dopo che ho fatto The Voice Kids, loro hanno ripreso con Io Canto dopo anni. Se fanno i Senior è uno scherzo. Spero, almeno, che i programmi vadano in onda in periodi diversi, altrimenti non faremmo un bel servizio al pubblico”.