Cronaca

Allerta rossa in Veneto, sospesa la circolazione dei treni nel Padovano e chiuse le scuole a Vicenza. Zaia: “Ore complesse per il meteo”

La perturbazione atlantica, con la prevista allerta rossa per il Veneto, sta provocando diversi disagi. La circolazione ferroviaria è stata sospesa dalle 16.10 di oggi sulla linea ferroviaria Milano-Venezia, tra le stazioni di Vicenza e Padova, per le condizioni meteo che stanno interessando la zona, e che hanno provocato il rischio di esondazione di una serie di corsi d’acqua. Sul posto sono intervenuti i tecnici di Rfi. Bloccati anche tutti i convogli, in partenza e in arrivo, da Vicenza sia verso Treviso che sulla tratta che conduce a Schio (Vicenza). “È in corso la riprogrammazione dell’offerta ferroviaria – viene spiegato – con i treni AV che potranno subire deviazioni con maggior tempo di percorrenza fino a 120 minuti”. Si registrano anche alcuni piccoli smottamenti e frane nel Veronese. In Valpolicella una frana ha interrotto la strada tra le frazioni di Torbe e Prun, nel comune di Negrar. A Badia Calavena, in Lessinia, bloccato un tratto della S.P. 36 a causa di un cedimento della strada.

Il Centro operativo comunale ha deciso per mercoledì 28 febbraio di chiudere le scuole di ogni ordine e grado del territorio comunale di Vicenza. Il provvedimento, che riguarda anche tutte le palestre e gli impianti sportivi comunali, è stato assunto per non congestionare le strade che devono essere lasciate quanto più possibile libere per consentire il pronto intervento dei mezzi di protezione civile e di soccorso.

“Sono ore complesse per le condizioni meteo. Osserviamo con attenzione l’intero territorio regionale ed in particolare i fiumi del Vicentino, dove i livelli idrometrici si stanno alzando. Riscontriamo situazioni critiche anche nel Veronese e nel Padovano – ha riferito in una nota il presidente del Veneto Luca Zaia – Oggi a differenza del 2010 lavoriamo con algoritmi, modelli previsionali, e abbiamo la soddisfazione di aver messo in moto i bacini di laminazione, sui quali la Regione Veneto ha puntato molto in questi anni. Stiamo parlando di opere che ci rendono più sicuri. Vediamo cosa accadrà nelle prossime ore: sto seguendo direttamente l’evolversi della situazione con l’assessore (alla protezione civile, ndr) Gianpaolo Bottacin. Sono in contatto anche con le strutture che si occupano di viabilità stradale e viabilità ferroviaria. Non escludiamo che, su decisione dell’autorità competenti nella gestione delle infrastrutture, sarà necessario la chiusura di alcune tratte ferroviarie nelle prossime ore”.

Per Bottacin “le previsioni di ieri ci indicavano 200 millimetri in 48 ore. Per ora siamo a 60-90, con picchi nell’alto veronese e nella zona di Recoaro (Vicenza), dove abbiamo raggiunto oltre 115 millimetri. Nelle prossime ore la perturbazione si sposterà a Est, verso pedemontana trevigiana e montebellunese. È stato attivato il bacino di Montebello, quello sull’Orolo è in fase di collaudo, a breve sarà aperto quello della Colombaretta. Non escludo, viste le previsioni con la perturbazione si sta spostando sul trevigiano, che verrà aperto anche quello sul Muson dei Sassi. In montagna nevica in montagna, si alzerà quota neve – conclude – ma non è previsto un grande scioglimento”.

Problemi non solo Veneto. A causa del maltempo è stato chiuso, in via precauzionale, il ponte di via Piacenza a Voghera (in provincia di Pavia) a causa dell’aumento del livello di piena del torrente Staffora, dopo le abbondanti piogge degli ultimi giorni. A Modena sono stati chiusi il ponte di di via Curtatona a causa dell’innalzamento del livello del torrente Tiepido e anche ponte Alto e ponte dell’Uccellino. Il Comune della città emiliana in una nota evidenzia come la previsione di piogge notturne e lo scioglimento della neve in montagna abbiano determinano una lenta evoluzione del colmo di piena del fiume Secchia portando ad una chiusura precauzionale dei ponti, che saranno riaperti quando il fiume sarà sceso sotto la soglia 2, ovvero quella degli otto metri.

In Trentino, dove sono state registrate abbondanti nevicate oltre gli 800 metri e pioggia in valle, ci sono state frane con conseguente chiusura delle strade. Il Servizio gestione strade della Provincia comunica che, dopo la chiusura per pericolo valanghe della strada statale 50 del Grappa da San Martino di Castrozza a passo Rolle e della statale 641 del passo Fedaia in località Diga, è stata interdetta al traffico per rischio valanghivo anche la strada provinciale 79 del Brocon da località Piancavalli al passo. Causa frana invece è stata chiusa la strada provinciale 25 ad Aldeno: il traffico è stato deviato sulla provinciale 20 Cei-Vallagarina. Sempre per frane chiusa in località Fontechel, in entrambe le direzioni la provinciale 22 Chizzola-Brentonico.