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Le Marche e il flop dei voli di continuità, la Regione: “Contratto per marketing? Non era connesso al bando”. Il Pd chiede “chiarezza”

Nell’aula del Consiglio della Regione Marche si è dibattuto anche del “caso” voli di continuità e dell’accusa dell’Ad di Aeroitalia, compagnia vincitrice della gara indetta da Enac per i voli tra Ancona e Milano Linate, Roma e Napoli, Gaetano Intrieri, che ha detto di aver dovuto rinunciare ai voli nella Regione guidata dall’esponente di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli, perché “insostenibili” e perché l’Atim, l’agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione, non ha “rispettato gli impegni”.

Dopo un’interrogazione dei consiglieri di minoranza del Partito democratico, l’assessore al Turismo, Goffredo Brandoni, leggendo una comunicazione del direttore dell’Atim, Marco Bruschini, ha specificato: “Non esiste alcuna connessione tra il contratto marketing tra Atim e Aeroitalia e il bando Enac per le rotte di continuità, le due posizioni non sono mai state legate”. Secondo la nota di Bruschini letta da Brandoni le date dimostrano questa tesi. L’Ad della compagnia però, anche in un post pubblicato sui social lo scorso ottobre quando già le polemiche erano infiammate, raccontava: “Nel maggio di questo anno veniamo contattati dal management dell’aeroporto di Ancona che ci invita a prendere nota dell’uscita del bando sulla continuità territoriale per le rotte verso Roma Milano e Napoli. Rispondo che le rotte previste al bando non sono economicamente sostenibili in quanto prevedono due aeromobili basati in loco ed un numero di ore volo complessive non sufficiente a garantire le economie di scala necessarie per basare due aeromobili. A quel punto il managememt dell’aeroporto ci introduce Atim ed il direttore Marco Bruschini per valutare la possibilità di nuove rotte da aggiungere a quelle in continuità territoriale. Dopo aver analizzato varie possibilità come Aeroitalia decidiamo di puntare su Barcellona e Bucarest mentre da Atim viene l’esigenza di operare su Vienna e magari in un secondo tempo di prendere in considerazione anche Amsterdam. Atim si impegna al contempo nel promuovere il logo Let’s Marche attraverso una campagna pubblicitaria che prevede il logo su un nostro aeromobile più l’esposizione dello stesso nella nostra pubblicità locale relativa ai voli in oggetto e un altra serie di operazioni promozionali a far data dal 1 Ottobre 2023 e per il periodo di 1 anno”. Versione confermata anche al Fattoquotidiano.it.

Immediata in Aula la risposta del consigliere Pd Fabrizio Cesetti che ha sottolineato l’esigenza di “fare chiarezza“. Se la versione di Aeroitalia fosse corretta, sottolinea Cesetti, sarebbe “una gravissima violazione di legge”.

Nessuna replica, per assenza di una risposta tecnica, durante il Consiglio regionale, invece, su una seconda interrogazione, sempre a firma del Pd, riguardante in particolare l’Atim e la predisposizione del programma annuale delle attività per l’anno 2024 e del Bilancio triennale 2024/2026. Pronta l’osservazione della consigliera Pd Manuela Bora, che ne chiedeva conto: “L’assessore Brandoni dovrebbe sapere che non è che non ha una risposta tecnica, ma che, se non fosse stato per noi, la giunta non si sarebbe neanche accorta che l’Atim operava senza un programma operativo. Infatti è stato approvato ieri. Se non fossimo intervenuti ci chiediamo per quanto tempo Bruschini avrebbe continuato a operare senza rispettare le norme e senza supervisione? Chi ha l’obbligo di vigilanza sugli enti della Regione? Voi o noi?”.