Politica

La stravagante teoria di Salvini sugli incidenti stradali in calo: “Perché da un anno si parla del nuovo codice della strada”

Il Partito democratico ha interrogato in Senato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini sul progetto ‘Città 30’. E le polemiche, dopo lo scontro tra Salvini e il sindaco di Bologna, il dem Matteo Lepore non si placano. È il senatore del Pd Lorenzo Basso a ricordare i numeri delle vittime ed incidenti stradali: “440 decessi, morti intollerabili, 223475 feriti. Cifre drammatiche nel 2022. E oltre il 73% delle collisioni stradali in Italia avviene su strade urbane, con l’eccesso di velocità come prima causa di incidenti mortali”. Basso cita gli esempi europei che hanno introdotto il limite di velocità a 30 Km/h, “misura efficace nel ridurre gli incidenti stradali, e lo dicono i dati, senza impattare negativamente sui tempi di percorrenza”. Sollecitazione non raccolta dal titolare dei trasporti, che inizia la sua risposta al ‘Question time’ così: “Fortunatamente i dati della Polizia stradale per il 2023 danno per la prima volta dopo anni una riduzione del numero degli incidenti, di morti e di feriti, probabilmente perché da un anno si parla del nuovo codice della strada a cui stiamo lavorando”. E Salvini per ribadire la sua contrarietà al progetto cita proprio il codice della strada. “Consente d’imporre limiti di velocità ridotti a 30 km/h in alcune strade o tratti di strada”. E aggiunge: “30 all’ora su intere superfici cittadine non hanno alcun senso e creano solo danni”. Ma il ministro non specifica quali. “Fare la guerra alle auto alle moto, ai furgoni per un motivo ideologico non ha niente a che fare con la sicurezza stradale”.
In replica interviene la senatrice dem Sandra Zampa, che prima ricorda come “una legge entrata in vigore nel febbraio 2023 per abbassare i limiti di velocità è stata finanziata per 13 milioni di euro dal ministero che lei guida, ma lei poi sembra aver cambiato idea guarda caso dopo che il sindaco di Bologna ha preso sul serio quelle norme”. E poi attacca: “Lei che dall’autonomia dei territori ha fatto una bandiera ed è entrato a gamba tesa contro un sindaco senza rispetto dell’autonomia. Lei ha scelto di fare campagna elettorale anche a danno dell’incolumità delle persone. Se lo lasci dire da un sindaco della sua maggioranza, come il sindaco di Olbia che ha detto ‘ora Salvini toglie potere ai sindaci’. Noi – conclude Zampa – restiamo sbalorditi come questo sindaco”. Sullo stesso tema interviene il bolognese Marco Lisei, senatore di Fratelli d’Italia: “Lepore è un novello Che Guevara a quattro ruote e anche altri sindaci progressisti che al grido di ‘hasta i 30 all’ora sempre’ vogliono costringere tutti ad andare a 30 km/h”.