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Kate Middleton e l’ipotesi dell’operazione “per diverticolite acuta”: ecco cos’è e quando è necessario l’intervento

Se nelle prime ore i media britannici avevano parlato di isterectomia ma senza dare ovviamente alcuna certezza, anche in Italia sono circolate diverse teorie e tra queste la più avvalorata pare essere quella dell'esperto reale di lungo corso Antonio Caprarica

C’è massimo riserbo sulla patologia per cui Kate Middleton è stata operata. Una certezza è il lungo periodo di recupero che la principessa del Galles dovrà affrontare (dopo i 14 giorni in ospedale, dovrà stare a riposo fino a dopo Pasqua). Se nelle prime ore i media britannici avevano parlato di isterectomia ma senza dare ovviamente alcuna certezza, anche in Italia sono circolate diverse teorie e tra queste la più avvalorata pare essere quella dell’esperto reale di lungo corso Antonio Caprarica: “Una delle ipotesi più accreditate che gira negli ambienti londinesi è che si sia trattato di un intervento dovuto ad una diverticolite acuta”. E Adnkronos ha sentito il professor Maurizio Vecchi, ordinario di Gastroenterologia all’università Statale di Milano per capire di cosa si tratta e quando si rende necessaria un’operazione: “La diverticolite acuta è sostanzialmente un’infiammazione del diverticolo con una piccola o più grande perforazione. E in funzione anche della dimensione di questa perforazione l’evento infiammatorio può localizzarsi in un punto dell’addome o nei casi più gravi può diffondersi e portare anche a una peritonite diffusa”.Vecchi ha spiegato che si manifesta “con la comparsa di dolori addominali molto intensi, in genere localizzati in basso nella fossa iliaca sinistra, perché lì è più frequentemente la sede dei diverticoli, piccole ernie della mucosa dell’intestino che possono presentarsi in tutto l’apparato digerente, ma più tipicamente nel colon”. Non sempre è necessario operare perché “in genere le diverticoliti acute possono regredire anche senza soprattutto se sono molto limitate, localizzate. Si ricovera il paziente, gli si somministrano degli antibiotici, lo si mette a dieta e si fa un’idratazione per vena, e nella maggioranza dei casi la diverticolite acuta può regredire senza bisogno di correre dal chirurgo. In una piccola percentuale di casi la necessità della chirurgia è legata al fatto che la terapia antibiotica e questo tipo di precauzioni non sono sufficienti, l’infiammazione si diffonde e quindi bisogna intervenire con la resezione di quel tratto di colon che ha i diverticoli infiammati, o magari anche un po’ di più, e poi si ricollega il tutto”.