Salute

“Fare esercizio fisico al freddo fa bruciare più grassi e favorisce la perdita di peso”: ecco cos’è il “browning” e come funziona

Si hanno migliori risultati se vi muovete al freddo. In particolare, per i ricercatori dello Sports Medicine and Performance Center in Colorado, sfruttare il freddo attraverso l’attività fisica e il mantenimento di basse temperature può favorire la perdita di peso in modo naturale. Qual è la spiegazione fisiologica? A temperature più basse, il corpo attiva meccanismi di difesa, tra cui la produzione dell’ormone irisina. Questo ormone stimola il “browning”, ossi la conversione delle cellule adipose bianche in cellule adipose brune, che bruciano i depositi di grasso per produrre calore. Il tessuto adiposo bruno è presente anche negli adulti, soprattutto tra le scapole e il collo. L’attivazione continua di questo tessuto può contribuire alla perdita di peso, bruciando fino a 300-400 calorie al giorno.

Il parere dell’esperto

“I muscoli agiscono come organo endocrino che, in risposta allo svolgimento dell’esercizio, produce e secerne centinaia di proteine, dette miochine, con effetti, oltre che sul muscolo stesso, anche su grasso, ossa, fegato e pancreas, sistema nervoso centrale, cuore. Tra le oltre 400 miochine conosciute, di recente scoperta (2012) è l’irisina, capace di indurre cambiamenti nel tessuto adiposo, attivare la termogenesi e fungere da collegamento tra muscoli e altri tessuti del corpo”, spiega al FattoQuotidiano.it il professor Rolando Bolognino, biologo nutrizionista in campo oncologico e di prevenzione ed esperto in alimentazione sportiva.

Sull’azione dell’irisina ci sono altre conferme scientifiche?

“I dati in letteratura confermano che i diversi tipi di attività fisica possono aumentare la produzione di irisina, sebbene il picco maggiore sia dopo un esercizio di tipo aerobico e in funzione dell’intensità”.

E quindi, il freddo?

“Può essere considerato un ulteriore fattore prestazionale dell’irisina, migliorando la capacità di trasformare il grasso bianco in grasso bruno, utilizzabile più efficacemente a fini energetici e dunque meglio mobilizzabile. Tuttavia, le differenze tra persona e persona rendono, allo stato attuale, impossibile stimare con significativa approssimazione l’aumento del dispendio calorico a basse temperature. Personalmente guardo questo dato con un po’ di scetticismo”.

Si parla anche di benefici in minor tempo di allenamento: 15 minuti al freddo sono paragonati a un’ora di esercizio a temperature standard.

“15 minuti di allenamento a temperature rigide non potranno mai essere equiparati a 1 ora di allenamento a temperature standard! In ogni caso, i benefici di un’attività svolta a temperature minori possono essere molti, anche se variano da persona a persona. Ne elenco alcuni: aumento del dispendio energetico, attivazione – come detto – del tessuto adiposo bruno, miglioramento della sensibilità all’insulina, aumento della produzione di adiponectina, stimolazione del metabolismo del grasso e miglioramento della capacità aerobica”.

Regole da osservare

Quali precauzioni vanno prese per ottenere risultati positivi anche con esercizi a basse temperature?

“- Vestirsi adeguatamente: con un primo strato traspirante per allontanare l’umidità dal corpo e uno strato esterno resistente al vento e all’acqua. Coprire la testa, le mani e i piedi è altrettanto importante.

Proteggersi dal vento: può aumentare notevolmente la percezione del freddo e il rischio di ipotermia.

Fare stretching: i muscoli freddi sono più suscettibili a infortuni. Esercizi di riscaldamento dinamico possono aiutare a preparare il corpo.

Bere: anche se non si suda tanto visibilmente in condizioni di freddo, è essenziale mantenere un adeguato stato di idratazione”.

A chi è sconsigliato

Ci sono casi in cui dovrebbe essere vietato fare attività fisica al freddo?

“Sicuramente alle persone affette da:

problemi cardiaci, a cui il freddo può mettere una maggiore pressione sul cuore;

malattie respiratorie come l’asma. L’aria fredda può irritare le vie respiratorie e peggiorare i sintomi;

problemi muscolari o articolari come l’artrite che potrebbe provocare maggiore disagio durante l’esercizio in ambienti freddi;

Inoltre, l’esercizio prolungato in condizioni di freddo estremo può aumentare il rischio di ipotermia, una condizione pericolosa in cui la temperatura corporea scende pericolosamente al di sotto dei livelli normali”.

Senza ovviamente esagerare, potrebbe essere utile anche in palestra regolare gli ambienti a temperature più basse anche di inverno?

“Una temperatura più fredda favorisce sicuramente un allenamento metabolicamente intenso, migliora la prestazione e limita il fenomeno della disidratazione; tuttavia, non è necessario l’utilizzo intenso di aria condizionata quanto, piuttosto, moderare il riscaldamento e tenere sempre un ricambio costante dell’aria”.