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Salute

“Entro il 2050 la metà della popolazione mondiale potrebbe essere miope”: l’allarme dell’Onu. Attenzione allo smartphone: “Causa distacco della retina”

Entro il 2050, stima l’Onu, la metà della popolazione mondiale potrebbe essere miope; già nel 2030, tra meno di sette anni, i miopi saranno 3,6 miliardi. Come denunciano da anni gli esperti, è una vera e propria epidemia. Che va fermata per non rischiare di trovarci in un mondo di ciechi

L’ultimo allarme arriva dal congresso internazionale Floretina Icoor, tenutosi a Roma a inizio dicembre. Attualmente 2,6 miliardi di persone nel mondo sono affette da miopia, disturbo visivo che causa l’allungamento del bulbo oculare e quindi una visione sfuocata degli oggetti lontani. Certo, ci sono occhiali e lenti a contatto, ma se la miopia è alta (6-8 diottrie), cresce il rischio di altre problematiche serie: tra queste appunto il distacco della retina i cui casi – denuncia il congresso – sono aumentati del 44% rispetto al 2009. Con tutto ciò che ne consegue: operazioni urgenti per evitare la cecità, sale operatorie piene e interventi sulla cataratta rimandati, costi sanitari e sociali… Forte il legame tra distacco retinico e miopia: secondo un recente studio statunitense, oltre le 6-8 diottrie il rischio aumenta di 39 volte rispetto a chi ha una vista normale, mentre per la miopia leggera il rischio è “solo” triplicato. Purtroppo, la problematica non si limita agli adulti, interessa anche il 6% degli under 12. Mentre in precedenza lo scolaro con gli occhiali era una rarità, oggi mediamente la miopia si presenta intorno ai 10 anni, esponendo precocemente al rischio di altre patologie come la maculopatia o il glaucoma (seconda causa di cecità al mondo).