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Scontro Calenda-Gruber. “Meloni? Coraggiosa a differenza della sinistra. Il campo largo non andrà mai al governo”. “Ma neanche lei”

Scintille per oltre 30 minuti a Otto e mezzo (La7) tra la conduttrice della trasmissione Lilli Gruber e il leader di Azione, Carlo Calenda, sul campo largo del centrosinistra a cui l’ex alleato di Renzi è sempre stato contrario. Tutto esplode quando il senatore di Azione critica la segretaria del Pd, Elly Schlein, perché a differenza sua ha rifiutato l’invito di Fratelli d’Italia a partecipare alla festa di Atreju: “Non possiamo stare sull’Aventino e non discutere mai nulla nel merito con questo governo, perché sono fascisti e quindi ci devono essere solo le barricate. Questa scelta è sbagliata ed è una via facile che la sinistra prende sempre. Il tema è sempre: quelli sono fasci, anche se propongono la soluzione giusta, e quindi tutto vale”.
Gruber osserva: “Onestamente la vediamo sempre molto agguerrito con il Pd di Elly Schlein e il M5s di Giuseppe Conte“.
“Ma come? – replica Calenda – Finora ho fatto una tirata sulla Meloni”.

La polemica si riaccende successivamente quando Calenda ribadisce la sua posizione e cita i 5 Stelle: “Ma perché devo allearmi con loro se sulla politica estera la pensano all’opposto del Pd?”.
Perché altrimenti governa la destra destra“, risponde la giornalista.
“Ma cara Gruber – ribatte il leader di Azione – dire ‘stiamo insieme e non combiniamo un cacchio perché ci sono gli altri che stanno insieme e non combinano un cacchio’ è il principio della fine in Italia”.
Gruber e non ci sta e replica: “No, Prodi e Berlusconi non erano la stessa cosa. Ciampi e Tremonti non hanno fatto la stessa politica economica. Quindi, non mi metta in un angolino che non è il mio“.
“Dottoressa Gruber, questa cosa è peggiorata costantemente negli ultimi 30 anni”, rilancia Calenda.
Ma mi pare che lei stia inchiodato tra il 3,6 e il 4,1% – controbatte la conduttrice – Se è così magistrale la sua proposta politica…”.
“Ma è un lavoro lungo e faticoso – risponde Calenda – Non penso affatto che la mia proposta sia magistrale. Ma se uno fa politica, la deve fare per cambiare una situazione in cui il paese è andato allo sfascio”.
“Forse in coalizione si conta di più e cominciate a cambiare la legge elettorale, che è un disastro”, commenta Gruber.

Calenda poi ha una vivace querelle con la giornalista del Corriere della Sera, Monica Guerzoni, a cui annuncia: “Il campo largo non andrà mai al governo“.
E Gruber ribatte: “Ma neanche lei Calenda. E soprattutto non ci sarà mai un’alternativa per l’elettorato a un governo di destra”.
“Io ho capito che questo è il vostro obiettivo”, ribatte Calenda.
“No, non è il mio obiettivo – risponde Gruber – Ci sono milioni di elettori italiani che chiedono unità nel centrosinistra perché così potreste rappresentare un’alternativa. Nelle democrazie funziona così. Se siete divisi, non potrete vincere mai”.
Calenda resta nella sua posizione e rivendica la scelta di non essersi alleato col Pd di Enrico Letta nel 2022 per la sua contrarietà a Bonelli e Fratoianni. E la giornalista lancia un’altra frecciata: “Ma è stato meglio fare l’accordo con Renzi? Mi scusi, ma visto l’esito disastroso, credo di no“.
“È stato sicuramente un accordo coerente dal punto di vista dei contenuti – risponde il senatore – Guardi che dalla Seconda Repubblica il 20% degli elettori se n’è andato”.
“Sì, ma non sono venuti da lei”, la conduttrice.

A conferma della sua tesi, Calenda loda Giorgia Meloni, definendola ‘coraggiosa’ a differenza della sinistra: “È partita dal 2% con Fratelli d’Italia, ha lavorato 12 anni ed è arrivata al governo”.
Gruber replica: “Ma guardi che alle elezioni è sempre andata in coalizione con Berlusconi e il resto del centrodestra. Ma perché deve raccontare una realtà che non è vera, scusi, Calenda?”.
Calenda sbotta: “Qui l’unica cosa che sapete dire è: ‘Come si batte la destra?’. Il mio problema invece è come si governa il paese”.
“Quindi – commenta Gruber -per lei il problema non è quello di offrire all’elettorato un’alternativa di governo. Se lei non vince unito con altri, non governerà mai”.
Il governo Conte Due ha scassato questo paese – ribatte Calenda – E poi ha vinto la Meloni“.