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I regali fatti dai genitori alle maestre dei figli sono davvero apprezzati? Ecco le risposte

Le testimonianze sul Post

Siamo sicuri che i regali fatti dai genitori agli insegnanti vengano realmente apprezzati? Diverse testimonianze riportate da Il Post hanno fatto emergere che quelli che sembrano essere doni “imperdibili” non sono in realtà particolarmente graditi. I genitori che perdono dunque un sacco di tempo dietro alla domanda “cosa regaliamo alla maestra?” farebbero quindi meglio, in linea di massima, a dedicarsi ad altro. Specialmente sotto le festività di Natale, nelle chat mamme e papà su WhatsApp e tutto un chiedere cosa faranno gli altri agli insegnanti. Tra grandi classici come i braccialetti personalizzati con scritto “la maestra migliore del mondo” o i lavoretti fatti a mano da qualche mamma o papà, alcuni provano a proporre di comprare materiale utile per sopperire alle mancanze delle scuole: un’idea buona ma non troppo gettonata.

A volte i regali più semplici sono anche quelli maggiormente apprezzati e molti insegnanti non vorrebbero infatti altro che supporti per gli istituti, come riportato da una docente che ha chiesto di “acquistare libri, materiale creativo, giochi in legno, buoni Amazon e calze antiscivolo che non sono mai abbastanza“. “Nei miei 13 anni di esperienza ho ricevuto valangate di bagnoschiuma, un altrettanto numero indefinito di candele, rari braccialetti con frasi motivazionali e fotolibri dei bambini (ecco questo forse il peggiore!)”, ha scritto un’altra maestra che ha poi aggiunto di aver lasciato tutto nell’asilo a disposizione delle educatrici e dei bambini. Tanti affermano di apprezzare molto di più i ‘pensierini’ che arrivano direttamente dagli studenti, senza passare dai genitori, come ha raccontato – si legge sempre su Il Post – questa docente di una scuola primaria milanese: “Un quadro con una maestra che tiene per mano un bambino con scritto ‘grazie per aver creduto in me’. Lo guardo ogni mattina, sorridendo, perché per questo bambino sono andata contro molti e gli ho permesso di stare sempre con i compagni di classe”, ha spiegato.