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Governo Meloni, Lofano (Agi) loda i successi e il ‘piano per l’Africa”. E Cacciari insorge: “Ma roba da matti, lei è in totale malafede”. Su La7

Polemica al fulmicotone a Otto e Mezzo (La7) tra Rita Lofano, direttrice dell’Agi, agenzia stampa di proprietà Eni, e il filosofo Massimo Cacciari sui primi 11 mesi del governo Meloni.
Lofano contesta l’intervento di Cacciari, bollandolo come disfattista, e sciorina tutti i presunti successi della premier: “Meloni dal punto di vista della politica estera e della prudenza fiscale sui conti si muove indubbiamente nel solco di Draghi. Il Guardian l’ha definita la leader più potente d’Europa. Quello che le viene riconosciuto è proprio la sua capacità di muoversi con abilità in politica estera. Abbiamo visto – continua – il plauso di Macron sulle politiche per l’Africa. Meloni si è rivelata atlantista ed europeista, è stata ricevuta alla Casa Bianca, Macron ha detto che intende appoggiare l’Italia per il piano per l’Africa. Insomma, io vedo il bicchiere mezzo pieno”.

Cacciari dissente: “Cosa va raccontando Meloni di una politica per l’Africa? Ma vogliamo far ridere? Quale politica per l’Africa vuoi che ci sia da un paese europeo singolo? Soltanto una grande Europa potrebbe fare una politica per l’Africa. E invece la stanno facendo i cinesi con tanto di investimenti, non con le chiacchiere”.
Lofano replica: “La politica per l’Africa può essere fatta anche da un solo paese, come abbiamo visto con Draghi”.
“Ma per carità di Dio, dai”, commenta Cacciari che gesticola in modo eloquente per esprimere la sua contrarietà, mettendo anche le mani al viso.
“Nel pieno della crisi energetica – continua la direttrice dell’Agi – l’Italia non è rimasta senza energia. Potrei sembrare di parte, però io ricordo che l’ad dell’Eni accompagnò in Nord Africa il ministro degli Esteri del governo Draghi”.
“E questa sarebbe la politica per l’Africa?”, insorge Cacciari.
“No, però è una filosofia”, ribatte Lofano.

Ma il filosofo non ci sta: “Ma quando mai è mancata la politica italiana di approvvigionamento petrolifero? E se l’è inventata la Meloni? Ma robe da matti. Questa è malafede palese”.
“No, non se l’è inventata la Meloni – risponde la giornalista – tant’è che al piano per l’Africa ha dato un nome evocativo (Mattei, ndr)”.
“Lei sta parlando in malafede totale – ribadisce Cacciari – C’è sempre stata una politica energetica, c’è sempre stata una politica di approvvigionamento del petrolio. Ma che roba è, una invenzione della Meloni se compriamo metano e petrolio in Tunisia e in Algeria?”.
“Io intendevo un’altra cosa”, replica Lofano, che sottolinea l’importanza di fare accordi coi paesi del Nord Africa.
“Oh, mamma mia”, commenta Cacciari, che alla fine si abbandona allo sconforto e declina l’invito della conduttrice Lilli Gruber a dire la sua, rispondendo: “Cosa vuole che dica? Faccia parlare gli altri”.