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Morta Sinead O’Connor, addio alla voce di “Nothing Compares 2 U”: dalla foto del Papa strappata in tv alla conversione all’Islam

È morta all’età di 56 anni la cantante Sinead O’Connor. L’interprete di brani celebri come “Nothing compares 2 U” a gennaio dello scorso anno aveva perso il figlio Shane, che si era suicidato a soli 17 anni. Il tragico annuncio era arrivato direttamente dalla cantante via Twitter.

I PROBLEMI DI SALUTE – Da tempo l’artista combatteva contro i propri problemi mentali: più volte aveva espresso il proposito di suicidarsi e nel 2020 aveva annunciato ai fan il posticipo di alcuni concerti per potersi prendere cura di se stessa: “Ho avuto sei anni molto traumatici e quest’anno è stato la fine, ma ora inizia il recupero” aveva detto in quell’occasione, proseguendo: “Sono cresciuta con molti traumi e abusi poi sono entrata direttamente nel mondo della musica e non ho mai imparato davvero come si conduca una vita normale. Non ho mai avuto il tempo necessario per guarire. Non ero pronta neanche per farlo”.

LA CARRIERA E LA CONVERSIONE ALL’ISLAM – Benché la sua carriera fosse iniziata già da qualche tempo, il successo internazionale per lei arrivò nel 1990 con l’album I do not want what I haven’t got, contenente la hit Nothing Compares 2 U composta da Prince e affidata ai The Family ma divenuta un successo solo con la reinterpretazione di O’Connor. Nella seconda metà degli anni Novanta attraversò un periodo difficile sia dal punto di vista privato che professionale, per poi tornare alla ribalta con Faith and courage del 2000. Nel corso della sua carriera ha pubblicato 10 album (l’ultimo, I’m not Bossy, I’m the Boss nel 2014) spaziando tra i generi: dal rock, al folk fino al reggae. Nel 2018, invece, la conversione all’Islam con il nome di Shuhada’ Davitt.

LA FOTO DEL PAPA STRAPPATA IN TV – Il nome di Sinead O’ Connor è legato anche a un gesto che nel 1992 fece scandalo. Mentre cantava War di Bob Marley al Saturday Night Live cambiò le ultime parole del testo per riferirsi esplicitamente al problema della pedofilia denunciata contro alcuni esponenti della Chiesa cattolica negli Stati Uniti d’America. Al termine della performane, a favore di telecamere, strappò una foto di Papa Giovanni Paolo II affermando: “Combatti il vero nemico”.