Ambiente & Veleni

Caldo ed eventi estremi, il richiamo del Papa ai leader mondiali: “Fate qualcosa di più concreto per limitare le emissioni, è urgente”

“Rinnovo il mio appello ai responsabili delle nazioni, perché si faccia qualcosa di più concreto per limitare le emissioni inquinanti: è una sfida urgente e non si può rimandare, riguarda tutti. Proteggiamo la nostra casa comune!”. All’Angelus, recitato con 20mila persone presenti in piazza San Pietro, Papa Francesco ha rivolto un nuovo appello per la salvaguardia del creato, un tema a cui tiene particolarmente. Bergoglio ha ricordato che “si stanno sperimentando, qui e in molti Paesi, eventi climatici estremi: da una parte varie regioni sono interessate da ondate anomale di caldo e colpite da devastanti incendi; dall’altra, in non pochi luoghi vi sono nubifragi e inondazioni, come quelle che hanno flagellato nei giorni scorsi la Corea del Sud: sono vicino a quanti soffrono e a coloro che stanno assistendo le vittime e gli sfollati”.

Mai, prima di Francesco, un Pontefice aveva dedicato un’intera enciclica, il documento più importante tra i generi letterari a disposizione del vescovo di Roma, alla cura del creato. Con la Laudato si’, questo il titolo scelto dal Papa che riprende il celebre Cantico delle creature di san Francesco d’Assisi, Bergoglio ha rotto un vero e proprio tabù che aveva sempre visto i temi ambientali abbastanza marginali nel magistero dei suoi predecessori. Diversamente da quello che già avveniva da anni nel mondo ortodosso grazie alla sensibilità ecologica del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo. Nella sua enciclica Francesco offre anche consigli pratici per salvare l’ambiente da inquinamento e devastazione. Per Bergoglio le abitudini nocive di consumo non “sembrano recedere, bensì estendersi e svilupparsi”. Un esempio è il “crescente aumento dell’uso e dell’intensità dei condizionatori d’aria: i mercati, cercando un profitto immediato, stimolano ancora di più la domanda. Se qualcuno osservasse dall’esterno la società planetaria, si stupirebbe di fronte a un simile comportamento che a volte sembra suicida”.

Il Papa, inoltre, sottolinea che “è molto nobile assumere il compito di avere cura del creato con piccole azioni quotidiane, ed è meraviglioso che l’educazione sia capace di motivarle fino a dar forma a uno stile di vita. L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via. Tutto ciò – aggiunge Francesco – fa parte di una creatività generosa e dignitosa, che mostra il meglio dell’essere umano. Riutilizzare qualcosa invece di disfarsene rapidamente, partendo da motivazioni profonde, può essere un atto di amore che esprime la nostra dignità”.

All’Angelus il Papa ha voluto anche “attirare l’attenzione sul dramma che continua a consumarsi per i migranti nella parte settentrionale dell’Africa. Migliaia di essi, tra indicibili sofferenze, da settimane sono intrappolati e abbandonati in aree desertiche. Rivolgo il mio appello, in particolare ai capi di Stato e di governo europei e africani, affinché si presti urgente soccorso e assistenza a questi fratelli e sorelle. Il Mediterraneo non sia mai più teatro di morte e di disumanità. Il Signore illumini le menti e i cuori di tutti, suscitando sentimenti di fraternità, solidarietà e accoglienza. E – ha aggiunto Bergoglio – continuiamo a pregare per la pace, in modo speciale per la cara Ucraina, che continua a subire morte e distruzione, come purtroppo è accaduto anche questa notte a Odessa”.

Infine, un pensiero per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani istituita da Francesco. Proprio per questa occasione, prima dell’Angelus, il Papa ha presieduto la messa nella Basilica Vaticana con la presenza di 8mila persone: “Oggi, mentre molti giovani si apprestano a partire per la Giornata mondiale della gioventù, si celebra la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. Per questo sono accanto a me un giovane e una nonna: il nipote e la nonna”. E ha concluso: “La vicinanza tra le due giornate sia d’invito a promuovere un’alleanza tra le generazioni, di cui c’è tanto bisogno, perché il futuro si costruisce insieme, nella condivisione di esperienze e nella cura reciproca tra i giovani e gli anziani. Non dimentichiamoci di loro”.

Twitter: @FrancescoGrana