Società

Il Covid non fa più paura ma io non dimentico: dobbiamo prepararci a una prossima pandemia

Il tribunale di Brescia ha chiesto di archiviare le posizioni del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del già assessore al Welfare Giulio Gallera per le accuse che la procura di Bergamo aveva ipotizzato. Allo stesso modo si è pronunciato contro l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza.

Il Covid non fa più paura. Io credo invece che occorra non dimenticare, in attesa che la Commissione parlamentare ci dica la sua verità. Io almeno non dimentico, non voglio dimenticare e, soprattutto, vorrei che si facesse realmente qualcosa per contrastare una prossima pandemia: la storia ci ha insegnato che prima o poi ci raggiungerà. Saremo preparati? Ci saranno persone senza scrupoli che vorranno sottrarci la persona e la memoria?

È questo sentimento che ha animato il mio nuovo libro uscito in questi giorni La verità invisibile. Un giallo in cui due amici, io e Francesco Zambon, subiscono uno strano rapimento da “un gruppo misterioso al limite del fantascientifico” in una pericolosa partita a scacchi. Potete vedere il booktrailer.

Nella prefazione Francesco Zambon scrive:

Mi colpisce parlare della cancel culture in un periodo in cui questo fenomeno sta avvenendo sotto gli occhi di tutti e con l’accondiscendenza di (quasi) tutti. Mi riferisco alla immensa riscrittura della storia della recente pandemia Covid-19, la pandemia più annunciata dell’umanità. Dopo tre anni di catastrofica tragedia, invece che sederci attorno a un tavolo – come si fa dopo ogni emergenza in ogni campo – e discutere di quanto è successo per capire perché è successo affinché non si ripeta nel futuro, siamo di fronte a un enorme fenomeno collettivo di rimodulazione cerebrale. Si sentono da più parti frasi tipo ‘è stato uno tsunami’, ‘non potevamo fare niente di diverso’, ‘era un virus sconosciuto, inatteso’. Non è certo questa la sede per confutare queste frasi che sono un vilipendio alle decine di migliaia di morti evitabili in Italia. Accettare tuttavia queste frasi o fare finta che – in fondo – non ci riguardino, significa anche rinunciare alla possibilità di essere meglio preparati ad affrontare la prossima pandemia. Per allora speriamo esista la possibilità di far sì che la memoria di quanto successo sia depositata al sicuro da qualche parte e mai possa venire cancellata.

Facciamo in modo che la verità sia visibile e nitida. A tutti. Non dimentichiamo e non permettiamo a nessuno di sottrarci la memoria.

Buona estate.