Televisione

Al Grande Fratello Vip il vento è cambiato. Pier Silvio Berlusconi boccia i primi nomi: Razzi, Justine Mattera e Carmen Di Pietro con il figlio

Fonti beninformate assicurano a FqMagazine che la prima lista arrivata sulla scrivania dell'ad del Biscione è stata bocciata in toto

Al “Grande Fratello” si cambia passo. Soprattutto per evitare di ripetere gli stessi errori. Il reality show condotto da Alfonso Signorini debutterà su Canale 5, salvo sorprese, lunedì 11 settembre. Chi entrerà nella casa più spiata d’Italia? Si lavora da settimane per realizzare un cast con volti noti da affiancare a veri e propri sconosciuti. Un cambio di passo, dicevamo, che sarà, dovrà essere, visibile fin dai nomi dei concorrenti. D’altronde l’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi, senza bigottismo, alla presentazione dei Palinsesti Mediaset si era espresso sul tema in modo netto e deciso: “Penso che i reality siano inevitabilmente un pezzo della tv commerciale. Ci sono limiti che non vanno superati. Tatuaggi, parolacce, scollature. Non era quello. Ci sono limiti che hanno a anche fare con sensibilità e rispetto dei singoli. Ho visto una puntata e così non va bene: non è il singolo episodio, dipende da come viene rappresentata una cosa e il contesto. Vorrei che gli autori si sforzassero di lavorare per raccontare storie senza eccessi. La colpa è sempre di chi fa il prodotto. Ci siamo distratti, la colpa è stata nostra”, aveva spiegato il numero uno del Biscione.

Così, fonti beninformate assicurano a FqMagazine che la prima lista proposta dagli autori del programma è arrivata sulla scrivania di Pier Silvio Berlusconi ed è stata bocciata in toto. Tra coloro che non varcheranno la porta rossa risultano i nomi di Justine Mattera, nota per il suo matrimonio con Paolo Limiti. Proposto, come rivelato dal sempre beninformato Dagospia, anche l’ex parlamentare Antonio Razzi. Tra i ‘bocciati’ anche Carmen Di Pietro e suo figlio Alessandro Iannoni, già concorrenti in coppia a “L’Isola dei Famosi“. L’ad Mediaset ha risposto “no grazie” a questi quattro nomi e all’intera lista. Gli autori dovranno sforzarsi di più. È cambiato il vento.