Televisione

“Gino Paoli, lei cosa fa prima di cantare?” “Mi faccio una ****”: il gelo artico nello studio di Serena Bortone. Ecco cosa è accaduto

Adriano Aragozzini, ospite in studio, si conferma un produttore seriale di aneddoti e uno dei più gustosi riguarda ancora Paoli e il suo ménage sentimentale, in particolare all’epoca della storia con Ornella Vanoni. “Lei e la moglie di Gino, Anna, si misero d’accordo, si presentarono in un albergo a Roma..."

Il gelo artico, niente in confronto al Grande Inverno di Game of Thrones è niente, è calato nello studio di Oggi è un altro giorno. Tutta colpa, o merito (dipende dai punti di vista) di Adriano Aragozzini, giornalista, produttore e discografico, intervistato ieri da Serena Bortone in una lunga cavalcata tra grandi incontri e aneddoti della carriera dell’organizzatore di ben cinque Sanremo. Che è scivolato incurante su una gaffe epica, raccontando del suo primo incontro con uno dei suoi grandi amici, Gino Paoli.

ADRIANO ARAGAZZONI E LE S***E DI GINO PAOLI
L’amicizia tra Gino Paoli e Adriano Aragozzini cominciò all’inizio degli anni ’60 e nel 1961 lui lo accompagnò al suo primo Festival. Ma l’incontro avvenne qualche tempo prima, quando Aragozzini faceva il giornalista. “Scrivevo per Oggi e il direttore diede incarico di fare intervista a una giornalista, oltretutto famosissima oggi in politica. I nomi? Non si fanno e adesso ti spiego il perché”, mette le mani avanti Aragozzini. E il perché è presto detto. “Lei per fare questa intervista ci mise un mese e mezzo, due mesi perché aveva delle difficoltà. Va a farla, non aveva l’idea di come fosse Gino Paoli all’epoca e gli chiese: ‘Scusi, ma lei prima di cantare cosa fa?’. Errore clamoroso, perché Gino le rispose: ‘Io prima di cantare, mi faccio una sega’. Lei gli diede del maleducato, del cafone e se ne andò via e non fece l’intervista”. A quel punto la Bortone e gli “affetti stabili” del programma si sono ammutoliti e in studio è sceso per qualche istante il gelo polare. Incurante dello scivolone clamoroso, Aragozzini ha proseguito il racconto: “La risposta di Paoli divenne storica e poco dopo il direttore mi dette l’incarico di fare l’intervista a Paoli. Io ebbi la fortuna di incontrare Nanni Ricordi, cui raccontai l’aneddoto – che non conosceva – e mi fece fare l’intervista in due giorni. La prima domanda che gli posi fu la stessa dell’altra giornalista: Gino si mise a ridere con le lacrime agli occhi ed è nata un’amicizia che dura ancora oggi”.

IL VAFFA DI PAOLI ALLA VANONI E I COLPI DI PISTOLA PER CONQUISTARE LE TURNER
Ma Aragozzini si conferma un produttore seriale di aneddoti e uno dei più gustosi riguarda ancora Paoli e il suo ménage sentimentale, in particolare all’epoca della storia con Ornella Vanoni. “Lei e la moglie di Gino, Anna, si misero d’accordo, si presentarono in un albergo a Roma ed entrarono in camera sua appena sveglio. ‘Devi decidere: o Anna o me. Chiunque tu scelga, l’altra si ritira in buon ordine‘. Lui le guardò, le mandò a quel paese e se ne andò via. Come finì? Che rimase con entrambe”. Stracult anche il racconto su come conquistò Tina Turner, con cui ebbe un’appassionata storia d’amore: Aragozzini voleva scritturare lei e Ike Turner per portarli in Italia, la missione fallì per due volte ma a distanza di anni lei lo richiamò e scattò il colpo di fulmine immediato. “Come l’ho conquistata? Sparando in aria tre colpi di pistola. Lei cantava a Rimini, io avevo organizzato una cena fredda alle tre del mattino sulla terrazza di un hotel. Le dissi: ‘Voglio fare una pazzia’, lei si avvicinò pensando che volessi baciarla e invece sparai tre colpi di pistola, che all’epoca mi portavo dietro perché avevo con me sempre molti contanti. Lei prima mi guardò male, poi rise e poi cedette”. Un corteggiamento che definire surreale è un eufemismo.