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Elezioni Grecia, il centrodestra di Mitsotakis vince col 40%: potrà governare da solo. Tasso di astensione record

Il partito di centrodestra Nea Dimokratia (Nuova democrazia) del premier uscente Kyriakos Mitsotakis vince con ampio margine le elezioni parlamentari in Grecia e potrà formare un governo monocolore, senza dover cercare alleanze. I risultati definitivi dicono che Nea Dimokratia ha raccolto il 40,52% dei voti e si è aggiudicata 158 seggi su 300, mentre il principale partito di centrosinistra, Syriza dell’ex primo ministro Alexis Tsipras, si è fermata al 17,84% e 48 seggi. Terzi i socialisti del Pasok con l’11,82% (32 seggi), quindi il Partito comunista greco (Kke) col 7,69% (20 seggi). Seguono, quasi appaiate, due forze di estrema destra: Spartiates (Spartani) con il 4,64% e 12 seggi e Soluzione greca, con il 4,48% e 12 seggi. Superano per la prima volta la soglia di sbarramento del 3% anche un altro partito di estrema destra, Niki (Vittoria), con il 3,69% e dieci seggi, e Rotta di libertà, di ispirazione antisistema, con il 3,17% e otto seggi. Da notare però che queste elezioni hanno fatto registrare un tasso di astensione record, pari al 52,83%, il più alto mai registrato dal ritorno della democrazia nel Paese dopo la fine della dittatura nel 1974. Lo riporta il sito di Kathimerini.

Aver rifiutato l’incarico dopo il risultato delle elezioni che si sono svolte quaranta giorni fa porta quindi Mitsotakis esattamente nella condizione in cui voleva essere: potersi permettere di governare da solo, senza dover mediare con qualche alleato. Secondo la legge elettorale greca, infatti, se dopo le prime elezioni non si forma un esecutivo, al ritorno alle urne viene assegnato un premio di maggioranza che consiste in venti seggi bonus una volta superata la quota del 25% dei voti che lievita ogni mezzo punto e diventa di 50 seggi se il partito rompe anche il muro del 40%. Non si è votato subito con il sistema semplificato” perché l’approvazione nel 2020 è arrivata con maggioranza semplice e non quella qualificata. Il 21 maggio Nea Dimokratia aveva raccolto il 40,8% dei voti, una percentuale decisamente più alta rispetto alle attese della vigilia, conquistando 146 seggi su 300, cinque in meno della maggioranza assoluta. Con il nuovo sistema, quindi, avrà la possibilità di guidare autonomamente il Paese.