Cinema

Bassifondi, il film di Trash Secco scritto dai fratelli D’Innocenzo: un’opera clamorosamente poetica (la recensione)

Distribuito da Cloud9 Film. In sala dal 15 giugno

“Spiccetto”. “Spiccetto”. “Spiccetto”. La traiettoria lungo il Tevere di due litigiosi senzatetto romani, lo spilungone taciturno Romeo e l’esuberante attempato Callisto, è la trama di Bassifondi diretto da Trash Secco (al secolo Francesco Pividori), scritto dai fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo e interpretato dai due torsi michelangioleschi come Gabriele Silli e Romano Talevi. Un balletto di petulante elemosina, espedienti al limite per sopravvivere, topini coccolati in grembo, fino a quando la danza apertamente ostile dei due protagonisti verso la società borghese sopra gli argini del fiume precipita ancora più giù: Romeo si ammala e Callisto finirà per accudirlo. Bassifondi è opera clamorosamente e rudemente poetica: sagome alla Andrea Pazienza, neorealismo di borgata, caos cosmico fuso ad una materia corporea che si scioglie sotto le arcate del traffico e dello struscio come fossimo tra gli amanti di un qualunque Pont-Neuf. Distribuito da Cloud9 Film. In sala dal 15 giugno.