Televisione

Amici 22, Mattia Zenzola dopo la vittoria a FqMagazine: “Alzando la coppa ho sconfitto la paura più grande di deludere gli altri. Il futuro? Vorrei fare cinema”

Prima l'infortunio lo scorso anno e l'inevitabile uscita dalla scuola di “Amici”, poi la seconda chance e passo dopo passo il ballerino latino-americano Mattia Zenzola ha conquistato il podio più alto, battendo la super favorita della vigilia Angelina Mango

Idee chiare, determinato, attento a non dire la parola sbagliata, pensa molto prima di rispondere. Sembra molto più grande dei suoi 19 anni Mattia Zenzola, fresco vincitore di “Amici di Maria De Filippi”. Incontriamo Mattia a qualche ora dal trionfo sulla super favorita della vigilia Angelina Mango. Ma lui mette subito le mani avanti.

Ti aspettavi di vincere?
No. Però ero felice di condividere un momento bellissimo assieme ad Angelina, che reputo una grande artista e sta avendo successo coi suoi brani che sono bellissimi. La stimo tanto e per me lei è immensa, una ragazza fuori dal comune. Penso che al netto dei numeri abbiamo vinto entrambi. È stata la nostra festa.

Il televoto ti ha premiato sin dal primo minuto. Ti sei chiesto come mai?
Mi fa piacere essere stato premiato dal televoto perché col ballo cerco di trasmettere qualcosa, di avere una interazione anche con lo studio e con chi mi guarda a casa. Non sono uno che parla tanto, come dico sempre ‘voglio parlare, ballando’. Il ballo è la mia voce, quindi se è arrivato qualcosa sono contento. Comunque penso sia stata una finale molto bella, siamo quattro ragazzi diversi e ci vogliamo bene tra di noi.

Dopo l’infortunio dello scorso anno cosa è accaduto?
Mi sono rimboccato le maniche, ho studiato per la maturità, ho preso anche un buon voto 92, ho preso la patente. A parte l’infortunio e le mie fragilità e insicurezze, mi sono dato fa fare. Anche io ho avuto giornate no.

Come le hai superate?
Cerco sempre di dormirci su, mi copro totalmente con le lenzuola, dormo e mi rialzo più forte di prima

Hai dedicato la vittoria a tuo padre e hai detto che la De Filippi ti ha cambiato la vita. In che modo?
Abbiamo vissuto un periodo difficile in famiglia, mio papà non è stato bene. Vederlo sorridere mi ha dato tanta forza, la stessa che ogni mattina avevo per svegliarmi la mattina e ballare. Entrare dentro la scuola mi ha permesso di star chiuso in una bolla, in cui non c’erano distrazioni. Sono tornato a vivere un po’ e ad essere più felice. Quando dico che Maria mi ha cambiato la vita, lo penso davvero. Questa è la mia seconda famiglia, sono cresciuto e sono cambiato in tanti punti di vista.

In cosa sei cambiato?
Sono cresciuto perché sono entrato in contatto con persone tanto diverse tra loro dentro la scuola. Venivo da una vita abbastanza semplice, non uscivo la sera, non facevo parte di compagnie, studiavo e mi allenavo tanto. Con la convivenza ho imparato tanto da ognuno di loro e loro hanno dato qualcosa a me. Però ho ancora qualche fragilità e insicurezza.

Quali?
Qualche insicurezza sono riuscito a rimuoverla, altre mi sono rimaste. Non mi piace il mio naso, la mia altezza e avevo la grande paura di deludere le persone che hanno creduto e credono in me. Paura che è scomparsa magicamente nella Finale, alzando la coppa.

Cosa ha rappresentato per te il tuo coach?
Todaro è stato fondamentale. Mi ha fatto entrare in questa scuola e mi ha dato una seconda possibilità, dopo il mio infortunio. È stato un coach, a volte severo, ma mi è servito un sacco. Le sue sgridate mi hanno aiutato a capire molte cose e migliorare il mio approccio al lavoro.

Hai trovato l’amore dentro la scuola?
Mi sono dato tanto, mi sono lasciato andare e ho avuto dei bei momenti di amicizie diverse.

Quando hai iniziato a ballare?
Da piccolissimo, mentre tutti gli altri miei compagni giocavano a calcio.

Sei stato bullizzato per questo?
Da piccolo davo maggior peso alle battutine che mi facevano. Ma non mi sono mai fatto condizionare da quello, sono andato avanti per la mia strada.

Cosa farai coi 150mila euro vinti?
Parte li dividerò coi miei genitori. Trovo sia stupendo che io a 19 anni possa fare qualcosa per loro. Mi rende felice. Poi, siccome non sono uno spendaccione di base, voglio investire il denaro nel mio sogno, quello di vivere di arte. Quindi mi piacerebbe anche poter recitare e far cinema.