Musica

Eurovision 2023, Marco Mengoni: “Mi sarebbe piaciuto cantare a Kiev, ma da qui potremo lanciare un messaggio di pace e musica a tutta Europa”

Il cantautore, a poche ore dall'inizio di Eurovision Song Contest 2023, si è raccontato, tracciando un bilancio della sua esperienza in queste settimane tra prove generali e impegni promozionali. Spenti i riflettori di Liverpool, arriveranno un nuovo album, il tour negli stadi, l'evento al Circo Massimo e il tour autunnale in Europa

Missione numero 1: divertirsi, proprio come è accaduto all’ultimo Sanremo. Marco Mengoni torna, a distanza di dieci anni, sul palco di Eurovision Song Contest (dopo il settimo posto con “L’essenziale”) per rappresentare l’Italia. Per farlo ha deciso di confermare la scelta sul brano vincitore all’ultimo Festival di Sanremo 2023 “Due Vite”. Il cantautore salirà sul palco alla St. George Hall, alla Liverpool Arena, per la Finale del 13 maggio, come le altre Big Five tra cui la Spagna, la Francia, la Germania, l’Inghilterra più, quest’anno l’Ucraina, in qualità di vincitrice uscente della edizione dello scorso anno. Quello che si vedrà sul palco è il frutto della collaborazione di Mengoni col performer e coreografo internazionale Yoann Borgeois e del team di Black Skull Creative, che ha già sviluppato la costruzione dei suoi concerti. Dalle prime prove che abbiamo visionato, in anteprima, quello di Mengoni a Liverpool sarà un racconto su due livelli di lettura: uno onirico, ricco di immagini e figure legate all’inconscio, che si mischia a scene e dettagli autobiografici. I pronostici per il piazzamento? Per gli esperti Sisal Mengoni si posiziona al quinto posto della classifica finale. I Paesi Scandinavi dominano nelle quote: in testa ci sono la Finlandia, la Svezia e la Norvegia.

Dopo Sanremo hai avuto qualche tentennamento se portare o no in gara “Due Vite”. Cos’è successo?
Finita quella settimana sanremese, mi sono sentito come in un jet-leg e così mi sono preso del tempo per ascoltare i nuovi brani di ‘Prisma‘, il mio prossimo disco. Sono tornato in studio per finire l’album e ci ho pensato un po’ su. Mi sono lasciato una porta aperta per capire se potevano esserci dei pezzi più nuovi e giusti da proporre a Liverpool. Ci sono molte canzoni importanti per la mia carriera in questo disco, ma…

Ma?
Alla fine sono arrivato alla consapevolezza che ‘Due vite’ è un bel viaggio che descrive tantissimo gli ultimi anni della mia vita personale. Forse era giusto che condividessi con l’Europa questa parte artistica più intima perché presente e viva in me.

Dieci anni dopo a Eurovision, quante cose sono cambiate?
Tantissime, ma questo rimane un mondo magico e fantastico con tante cose da fare. Sono molto soddisfatto anzitutto del mio inglese che è migliorato molto (ride, ndr). Riesco finalmente a fare discorsi di senso compiuto con molta tranquillità e facilità.

Aspettative da questa esperienza?
Divertirmi. Dieci anni fa avevo più pressione, ma adesso me la sto vivendo un po’ come ho vissuto Sanremo quest’anno.

Qual è il messaggio che vuoi dare?
Anzitutto di amore e di pace. Credo che sia importante tenere fede al claim di Eurovision cioè che ‘la musica unisce’ ed è quello che faremo tutti e 37 Paesi in gara. Mi sarebbe piaciuto cantare a Kiev (l’Ucraina avevo vinto lo scorso anno, ma a causa della guerra ha ceduto il diritto di ospitare Eurovision alla seconda classificata, il Regno Unito, ndr), avrebbe voluto dire che la guerra era finita e che non c’erano più persone che soffrono. Sono contrario a qualsiasi guerra in atto in questo momento.

Punti a qualche posizione in classica?
Ma no! Questa non è una manifestazione in cui ci si fa gli sgambetti. Non è questo lo spirito con cui si partecipa. Quindi sono molto sereno. L’importante è portare messaggi importanti positivi e di pace. Tra i prossimi progetti del cantautore proprio alla vigilia della partecipazione allo show europeo, Marco Mengoni ha annunciato il tour europeo al via dal 18 ottobre da Barcellona. Ancora prima, il 10 maggio, si terrà la cerimonia di premiazione dei David di Donatello, dove l’artista è candidato con “Caro Amore Lontanissimo”, brano di Sergio Endrigo che parte della colonna sonora del film “Il Colibrì” di Francesca Archibugi. Il 26 maggio esce l’ultimo capitolo della trilogia “Materia” con “Prisma”. Il 20 giugno si parte negli stadi da Padova, dopo l’anteprima a Bibione. Grande festa finale il 15 luglio al Circo Massimo.

(Foto credit Sarah Louise Bennett – Ebu)