Politica

Meloni cambia il calendario degli incontri con le opposizioni: prima vedrà il M5s. E ci sarà anche Conte

Prima Giorgia Meloni vedrà il Movimento 5 stelle. E, a differenza di quanto trapelato in un primo momento, ci sarà anche il leader Giuseppe Conte. Il calendario degli incontri con le opposizioni per parlare delle riforme costituzionali, come riferito dall’agenzia Ansa, è stato aggiornato nel tardo pomeriggio dell’8 maggio e il faccia a faccia con il M5s è stato spostato per permettere alla premier di incontrare anche l’ex presidente del Consiglio. Conte infatti, nella stessa giornata, è stato convocato dal tribunale di ministri a Brescia per l’inchiesta sulla gestione della prima fase della pandemia.

Proprio per questo si pensava che Conte avrebbe mandato avanti la sua delegazione. In serata, la notizia che il calendario è stato aggiornato e che il leader M5s sarà al tavolo. I primi ad essere ricevuti martedì 9 maggio saranno i 5 Stelle, dalle 12:30 alle 14:00. Dalle 14:00 alle 14:45 sarà la volta del gruppo per le Autonomie e Componente Minoranze Linguistiche; alle 15:15, per un’ora, il turno di Azione – Italia Viva – Renew Europe mentre per mezz’ora, dalle 16:15 alle 16:45 verrà ricevuta la Componente +Europa. Dalle 17:30 alle 18:30 toccherà quindi al gruppo Alleanza Verdi e Sinistra. Il giro di consultazioni con le opposizioni terminerà alle 18.30 (fino alle 19.45) con la delegazione del Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista.

Resta da capire come i partiti si presenteranno all’incontro e se il dialogo, anche minimo, potrà partire. Le dichiarazioni del ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, intervistato dal Corriere della sera, non hanno di certo lasciato ben sperare il fronte delle opposizioni: il leghista ha detto chiaramente che né la sinistra né Conte potranno mettere veti. E, anche se con toni leggermente più attenutati, la stessa cosa ha ribadito la presidente del Consiglio: “Basta con le legislature ostaggio di chi cambia casacca”, ha detto Meloni, “ne parleremo, io voglio fare una riforma ampiamente condivisa ma la faccio e la faccio perché ho avuto il mandato dagli italiani e tengo fede a quel mandato”.

E se la linea Pd è emersa, anche se ancora a grandi linee, durante gli incontri della segretaria Schlein con segreteria e parlamentari, Giuseppe Conte ha parlato a margine di un comizio elettorale: “Noi abbiamo delle ottime proposte, utili per migliorare in particolare l’assetto costituzionale. Chi parla di Aventino è fuori luogo“, ha dichiarato da Torre del Greco (Napoli). “Ora vediamo cosa ci dirà il governo se per il governo sarà un prendere o lasciare il proprio progetto, che peraltro ha già annunciato e che a me sembra molto avventuroso, allora sarà il governo che vorrà rompere il dialogo con il Movimento 5 stelle“.