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Il 13enne stragista che ha ucciso i compagni “si allenava al poligono di tiro”

Il 13enne che due giorni fa ha trucidato otto compagni e ucciso una guardia giurata nella scuola che frequentava era stato portato più volte al poligono di tiro dal padre. Il ragazzino aveva una dimestichezza con armi usate e che era custodite in una cassaforte dal padre. Era proprio l’uomo, medico radiologo, che è stato arrestato ad raccontato di aver tenuto le armi chiuse al sicuro e che per aprire la cassaforte era necessario un codice segreto. Anche la madre del ragazzo, un’avvocatessa, è stata fermata.

Gli alunni uccisi, sei ragazze e un ragazzo, avevano tutti un’età compresa fra i 12 e 14 anni. Dalle prime indagini è emerso che Kosta K.aveva pianificato la strage da almeno un mese, era in possesso di una piantina della scuola e di un elenco di allievi da uccidere. Il capo della polizia di Belgrado ha riferito che l’autore della strage è arrivato alla scuola poco dopo le 8.30 con una borsa contenente una pistola calibro nove, un’altra arma di piccolo calibro e quattro bottiglie molotov. Pochi minuti dopo ha cominciato a sparare all’impazzata, uccidendo dapprima la guardia giurata che gli si era lanciato contro cercando di immobilizzarlo, un gesto – rilevano gli inquirenti – che avrebbe evitato un bilancio di morti ancora più grave. Successivamente ha fatto fuoco in modo indiscriminato su alunni e insegnanti.