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Vignetta Lollobrigida, Padellaro risponde a Osho su La7: “Natangelo doveva usare personaggi anonimi? La satira politicamente corretta non va bene”

Botta e risposta a Otto e Mezzo su La7 tra il vignettista satirico Federico Palmaroli, conosciuto come Osho e il fondatore del Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro. L’argomento è la vignetta pubblicata da Mario Natangelo sul ministro Francesco Lollobrigida.

Osho giustifica la reazione della presidente del Consiglio e osserva: “Io credo che così come c’è il diritto di satira ci sia un diritto di indignazione – spiega – Io credo che Giorgia Meloni si sia risentita perché è stata tirato in ballo la sorella. Loro sono molto legate e si è comportata un po’ come mamma orsa con i cuccioli“.

Di fronte all’osservazione della conduttrice Lilli Gruber, che mostra una vecchia vignetta di Osho con protagonisti Emmanuel Macron e la moglie Brigitte Macron, Osho sottolinea: “Io ho esasperato un aspetto reale che in quella vignetta (di Natangelo ndr.) non c’è. È stata fatta passare come fedifraga”. Interviene quindi Padellaro che ribatte: “Il surreale, l’assurdo, fa parte della satira, non è che si stava parlando di una situazione reale ma di una situazione assurda”.

Osho però continua in difesa di Meloni e dà un suo suggerimento (seguito da risata della conduttrice): “Natangelo avrebbe potuto prendere due personaggi anonimi invece della famiglia Lollobrigida”. “Però non avrebbe toccato nessuno”, evidenzia Lilli Gruber. La lezione arriva infine da Padellaro che chiude: “La satira politicamente corretta non va bene. Sa quante volte è venuta in mente a lei un fotomontaggio caustico e non si è fermato?”.