Politica

Pd, Schlein annuncia la segreteria a 21 (metà donne). Mix di new entry e volti noti: ci sono Zan, Ruotolo, Provenzano, Misiani, Serracchiani

Un mese dopo aver vinto le primarie Pd, Elly Schlein ha annunciato la composizione della sua segreteria: un mix di new entry, volti noti e soprattutto tanti fedelissimi della neo leader dem. In totale sono ventuno i componenti, di cui dieci donne e 11 uomini. “Una squadra di grande qualità”, ha rivendicato la leader dem in una diretta Instagram, “specie se confrontata con chi oggi è al governo, che sfideremo su ognuno di questi terreni e temi. Continueremo a voler essere un problema per Giorgia Meloni. La squadra che abbiamo composto, penso che sia il giusto mix fra rinnovamento, apertura e solidità”. E ancora: “Non è mai facile fare delle scelte, questo è solo l’inizio, la composizione di una squadra molto solida e preparata alle sfide che ci aspettano. Non mancherò di individuare le modalità per rivalorizzare tutte le competenze”.

Per arrivare alla formazione della squadra sono state necessarie lunghe settimane di riflessioni e trattative. E l’ultimo via libera è arrivato in mattinata proprio dallo sfidante alle primarie Stefano Bonaccini. Il presidente Pd ha riunito i suoi e dato l’appoggio ufficiale alla segreteria unitaria. In quota minoranza, sono poi entrati: alla Giustizia la deputata dem Debora Serracchiani; agli Enti locali il sottosegretario della giunta dell’Emilia-Romagna (e braccio destro di Bonaccini) Davide Baruffi; alle riforme e Pnrr il senatore Alessandro Alfieri. Per Articolo 1 è entrato, invece, all’Università l’ex deputato Alfredo D’Attorre.

Gli altri nomi sono alcuni dei fedelissimi e delle fedelissime di Elly Schlein, divisi tra vecchie conoscenze e nuovi sostegni raccolti durante la campagna elettorale per le scorse primarie. Per il ruolo di coordinatrice è stata scelta la consigliera regionale del Lazio Marta Bonafoni. Agli Esteri è andato l’ex ministro per il Sud Peppe Provenzano. All’Informazione e Cultura l’ex senatore e giornalista Sandro Ruotolo, che è stato anche esponente della mozione Schlein proprio in Campania. Ai diritti non poteva che andare Alessandro Zan, deputato e protagonista della legge contro l’omobilesbotransfobia e che ha seguito la leader fin dall’inizio. All’Economia è stato invece assegnato, come da previsioni, Antonio Misiani, senatore ed ex viceministro al Mef durante il governo Conte 2. All’Organizzazione, Schlein ha messo una delle persone a lei più vicina in Emilia-Romagna: Igor Taruffi, ora assessore regionale al Welfare, ma già esponente della lista Coraggiosa guidata proprio dalla segretaria dem. Sempre dall’Emilia viene anche Marwa Mahmoud, consigliera comunale di Reggio Emilia e tra le fondatrici del movimento Italiani senza cittadinanza, e che è stata assegnata alla formazione e partecipazione politica. Marco Furfaro, deputato e portavoce nazionale della mozione Schlein durante le primarie, è entrato come Responsabile iniziative politiche, contrasto alle diseguaglianze, welfare. Per la Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030, la segretaria dem ha scelto l’ambientalista Annalisa Corrado, con la quale già da anni condivide iniziative e azioni politiche.

Per la Pubblica amministrazione, professioni e innovazione, Schlein ha poi scelto l’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi; al Lavoro è andata l’ex sottosegretaria al Tesoro ed ex esponente di Leu Maria Cecilia Guerra; alle Politiche agricole l’europarlamentare, subentrata al posto di David Sassoli, Camilla Laureti. Sempre da Bruxelles, o meglio dalla Lombardia, arriva l’europarlamentare Pierfrancesco Majorino al quale sono state affidate le Politiche migratorie e Diritto alla Casa. Alla scuola, educazione dell’infanzia, istruzione e povertà educativa va invece la deputata Irene Manzi. Schlein ha anche voluto creare un incarico ad hoc per il Contrasto alle mafie, legalità e trasparenza: per questo è stata scelta la senatrice ed ex vicepresidente di Libera Vincenza Rando. Alla Coesione territoriale, Sud e Aree interne è stato poi assegnato il deputato e segretario a Napoli Marco Sarracino. Infine alla Salute e sanità, è andata l’ex viceministra degli Esteri del governo Conte 2 e Draghi Marina Sereni.

Schlein ha anche annunciato un ulteriore allargamento della segreteria: vi siederanno di diritto il Coordinatore dei sindaci e il Coordinatore dei Segretari regionali che, secondo le ultime indiscrezioni dovrebbero essere il sindaco di Bologna Matteo Lepore e il consigliere della regione Calabria Nicola Irto. Ma non solo. Saranno poi invitati permanenti alla Segreteria sia la Portavoce della Conferenza delle democratiche, sia chi rappresenta i Giovani democratici. “Inoltre”, ha aggiunto, “stiamo costruendo una serie di Dipartimenti tematici che sosterranno il lavoro della segreteria con responsabilità specifiche”. Ecco i primi a essere stati annunciati, ai quali ne saranno aggiunti altri: il dipartimento delle politiche per lo Sport, per il quale è stato confermato Mauro Berruto; il dipartimento Transizione digitale, scienza aperta e big data, assegnato ad Annarosa Pesole; infine il dipartimento Contro ogni barriera, per l’inclusione, affidato al consigliere regionale della Toscana Iacopo Melio. Infine: Capo Segreteria della Segretaria è stato nominato Giovanni Gaspare Righi che segue Schlein già dai tempi in cui era europarlamentare; e il portavoce della segretaria Flavio Alivernini è diventato anche responsabile della comunicazione del partito.

Schlein, in chiusura, ha annunciato l’intenzione di staccare qualche giorno e si è scusata con i giornalisti e le giornaliste per non essere riusciti a organizzare una conferenza stampa per l’annuncio: “Mi impegno a organizzarla presto”, ha detto. E parlando della pausa di questi giorni ha detto: “Ci aspetta un grande lavoro, siamo andati un po’ lunghi effettivamente”, ha detto. “Posso dire che sono in partenza anche io, auguro una buona Pasqua a tutte e a tutti. Vengo da mesi complicati, sia professionalmente che per la vita privata anche perché abbiamo fatto tre campagne elettorali di fila: quelle delle Amministrative di giugno dell’anno scorso, quella delle Politiche e poi quella delle primarie e quindi credo che avendo chiuso oggi il lavoro di costruzione della segreteria mi prenderò anch’io qualche giorno per riposare perché non mi sono ancora fermata dal 26 febbraio e comincio a risentirne, quindi mi prenderò qualche giorno di pausa per poter staccare, riposare e tornare a fare tutto il lavoro che ci aspetta, che è enorme”.