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Con l’arresto e l’evasione di Artem Uss è chiara la spaccatura nei ranghi dell’élite russa

L’arresto e la successiva evasione di Artem Uss presentano punti ancora non chiari, che potrebbero spiegare cosa sta davvero accadendo nel riposizionamento di poteri e lobby in Russia dopo 13 mesi di guerra. Si parla con insistenza di Lavrov o Miller come traghettatori se Putin dovesse essere arrestato o cadere.

Intanto Artem è il figlio del governatore russo della regione di Krasnoyarsk, Alexander Uss, che dal 2019 è in contrasto con uno degli oligarchi più potenti della Russia, Vladimir Potanin. Potanin, che è stato vice primo ministro del governo russo a metà degli anni ’90, controlla i metalli e il gigante minerario Nornickel, che produce oltre il 30% del palladio mondiale, il 10% del nichel mondiale e altri metalli. E’ ripetutamente in cima alla lista delle persone più ricche della Russia e la rivista Forbes ora stima la sua fortuna a 17 miliardi di dollari.

La lite è iniziata dopo che Nornickel ha permesso che si verificasse un disastro ambientale nella sua struttura a Krasnoyarsk Krai, di cui Uss-senior è governatore. All’epoca la società ha causato la fuoriuscita di più di 21.000 tonnellate di gasolio da un vecchio serbatoio in rovina: è stato il più grande disastro ambientale artico nella storia dell’umanità. Uss ha dato la colpa alla strategia sbagliata di Nornickel che è stata costretta a pagare una multa record di 2 miliardi di dollari.

Uss-senior ha inoltre affermato che Nornickel ha pagato enormi dividendi ai suoi azionisti (Potanin ha ricevuto almeno 15 miliardi di dollari durante gli anni della sua proprietà), ma poche tasse al bilancio regionale. Ciò ha spinto Potanin a lanciare tentativi di estromettere il governatore in vari modi ed è assolutamente possibile che il caso sui chip e microchip acquistati dalla compagnia di Artem Uss per l’uso nei missili russi “Kinzhal” e “Kalibr” sia parte di un sforzo per risolvere questo conflitto e porre fine alla carriera politica di suo padre, utilizzando il tribunale americano.

Il servizio di sicurezza di Potanin è uno dei più potenti in Russia e ha collegamenti in tutto il mondo: potrebbe essere dietro la “fuga” verso gli americani di informazioni su chip e microchip presuntamente acquistati dall’azienda di Artem Uss? Fonti a Mosca e Washington non possono escludere tale possibilità, d’altronde se Uss junior fosse estradato negli Stati Uniti dovrebbe collaborare all’indagine, che conduce inevitabilmente alle dimissioni del padre.

Una storia molto simile è accaduta 15 anni fa con lo storico partner di affari di Potanin, con il quale ha avuto un inciampo: tra uno scandalo di alto profilo che comporta la detenzione e l’arresto da parte dei servizi segreti francesi in un resort di Courchevel, il miliardario Mikhail Prokhorov è stato costretto a ritirarsi dall’attività comune ed entrare nell’ombra a causa dei potenziali danni d’immagine.

Artem Uss si dichiara non colpevole delle accuse rivoltegli, perché non ricopriva alcuna posizione in NDA GmBH, sospettata di spedizioni illegali; non aveva accesso ai conti di tale società né ne ricavava alcun profitto; non sarebbe mai stato coinvolto in alcuna negoziati con i fornitori di olio combustibile e non ha visitato a tal fine gli Stati Uniti, il Venezuela o i Caraibi. I prodotti petroliferi non hanno attraversato i confini degli Stati Uniti e si sono spostati solo da terminali in paesi indipendenti. Artem Uss non aveva alcun sospetto sulla legittimità dell’origine dei prodotti petroliferi durante il periodo di fornitura – è la sua tesi.

Secondo il parere legale preliminare, gli atti incriminati sono punibili negli Stati Uniti principalmente con sanzioni pecuniarie. Nell’Unione Europea i reati legati alla violazione delle sanzioni statunitensi non sono punibili. Inoltre l’Ue ha adottato, tra l’altro, decisioni che vietano espressamente alle aziende europee di attuare sanzioni statunitensi.

La recente decisione del tribunale di Milano consente l’estradizione di Uss negli Stati Uniti da perseguire solo per violazione delle sanzioni statunitensi e frode bancaria. Così facendo, il tribunale è partito da presupposti palesemente errati, dicono i suoi legali, ed è andato oltre il concetto di doppia incriminabilità (la punibilità simultanea di atti nello Stato richiesto e in quello richiedente): in Italia la violazione delle leggi sanzionatorie americane non è penalmente punibile.

Ma al di là degli aspetti legali, emerge un elemento di posizione: Uss senior è anche un membro del consiglio di amministrazione di Rosneft, la più grande compagnia petrolifera russa. Potanin, sebbene considerato orientato verso l’Occidente, fino a poco tempo fa era visto come un possibile negoziatore sulla questione ucraina. In altre parole, c’è una spaccatura nei ranghi dell’élite del Cremlino.

@FDepalo