Cronaca

Papa Francesco ha un polmone solo? Come è nata la più grande fake news sulla sua salute

È vero che Papa Francesco ha un polmone solo? Una delle più grandi fake news su Bergoglio riguarda proprio la sua salute. A smentirla è stato lo stesso Francesco, raccontando quando, nel 1957, a 21 anni, subì l’asportazione del lobo superiore del polmone destro a causa di tre cisti: “Quando mi sono ripreso dall’anestesia, il dolore che sentivo era molto intenso. Non è che non fossi preoccupato, ma ho sempre avuto la convinzione che sarei guarito”. A Bergoglio, quindi, è stata asportata soltanto una piccola parte del polmone destro e non l’intero organo. Lo stesso Pontefice ha spiegato: “Non ho mai sentito alcuna limitazione nelle mie attività”.

Anche nei diversi viaggi internazionali “non ho mai dovuto limitare o cancellare” nulla dal programma. “Non ho mai provato affaticamento o mancanza di respiro (dispnea). Come mi hanno spiegato i medici, il polmone destro si è espanso e ha coperto tutto l’emitorace omolaterale”. Durante la Sede Vacante del 2013, successiva alle dimissioni di Benedetto XVI, alcuni porporati che volevano sabotare l’elezione dell’allora arcivescovo di Buenos Aires usarono proprio questa notizia falsa con i loro confratelli. Fu il cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, all’epoca arcivescovo di Tegucigalpa, a spiegare agli altri porporati che la notizia, messa in giro ad arte prima del conclave, era totalmente falsa.

La comunicazione della Chiesa rispetto ai problemi di salute dei pontefici è profondamente cambiata negli ultimi decenni. Leone XIII, primo Papa del Novecento (morì nel 1903), fu il primo vescovo di Roma che la Chiesa dichiarò morto per malattia. Fatale fu per lui una pleurite. San Pio X morì nel 1914 per un collasso cardiocircolatorio. Benedetto XV nel 1922 per polmonite fulminante. L’agonia di Pio XII, primo Pontefice morto a Castel Gandolfo, nel 1958, fu documentata dal suo archiatra pontificio, Galeazzo Lisi, che vendette il diario dell’agonia del Papa con foto e documenti che testimoniavano le sue ultime ore di vita. Alcuni rotocalchi stranieri pubblicarono le foto del Pontefice agonizzante e Lisi fu bandito per sempre dal Vaticano e radiato dall’Ordine dei medici.

San Giovanni XXIII morì nel 1963 per un cancro allo stomaco. San Paolo VI, secondo Pontefice morto a Castel Gandolfo, nel 1978, negli ultimi anni della sua vita soffriva di un’artrosi deformante. La morte improvvisa, sempre nel 1978, del beato Giovanni Paolo I, vescovo di Roma soltanto per 33 giorni, fu causata da infarto miocardico acuto. Se all’inizio del Novecento la malattia e la morte di un Papa erano circondate da impenetrabili silenzi, con san Giovanni Paolo II il mondo è stato informato in tempo reale delle condizioni di salute del Pontefice, a volte dalla voce dello stesso malato. Di Wojtyla i media hanno registrato l’intero progredire della malattia sul suo corpo, dal tremolio della mano, iniziato nel 1992 a causa del morbo di Parkinson, fino all’impossibilità di camminare e poi di parlare nei suoi ultimi giorni di vita. Celebre la risposta che diede ai giornalisti che gli chiedevano notizie sulle sue condizioni fisiche: “Quando voglio sapere qualcosa sulla mia salute, apro i giornali”.

Twitter: @FrancescoGrana