Lobby

Stop alle auto inquinanti, Italia ancora di traverso ma non ottiene nulla. Martedì in Consiglio Affari energia il voto finale

Nuovo flop per il governo Meloni a Bruxelles. Persa la partita sui biocarburanti, l’esecutivo ha continuato a fare muro contro lo stop alle auto inquinanti dal 2035. Alla riunione degli ambasciatori dei 27 in Ue di lunedì l’Italia ha chiesto più tempo per approfondire la dichiarazione sugli e-fuel che la Commissione allegherà al regolamento. Ma il tentativo è fallito: è passato il compromesso tra Commissione Ue e Germania e l’accordo sarà nell’agenda del Consiglio Affari Energia di martedì per l’adozione finale, ha annunciato la presidenza di turno dell’Ue. Il via libera al testo è passato con i voti contrari di Italia e Polonia, le astensioni di Romania e Bulgaria e i voti favorevoli dei restanti Paesi membri. I quattro Paesi non fanno minoranza di blocco non rappresentando il 35% della popolazione totale dell’Ue.

Secondo Roma, fanno sapere fonti diplomatiche, la dichiarazione cambia sostanzialmente le condizioni per interpretazione ed attuazione del regolamento e l’Italia ritiene che gli Stati debbano avere il tempo di riflettere. Le regole procedurali del Consiglio prevedono infatti un termine di 14 giorni per l’inserimento di un nuovo punto senza discussione nell’agenda del Consiglio. L’Italia chiedeva quindi che fosse tolta dai punti su cui non è prevista discussione al Consiglio chiamato alla ratifica finale del regolamento, dopo l’intesa Ue-Germania sui carburanti sintetici. E ha continuato a insistere sul fatto che una interpretazione restrittiva dei carburanti neutri in termini di CO2 (che include cioè gli e-fuel ma esclude i bio carburanti) non è accettabile in quanto non in linea con il principio di neutralità tecnologica.

La Commissione presenterà una dichiarazione scritta sui prossimi passi per l’attuazione del Preambolo 11 del Regolamento sull’immatricolazione dopo il 2035 di veicoli che funzionano esclusivamente con “e-fuel”. Fonti europee, pur precisando che il testo sulle auto non sarà riaperto, sottolineano che gli Stati membri, al Consiglio Energia, saranno liberi di intervenire e fare osservazioni alla luce della dichiarazione sugli e-fuels allegata dalla Commissione.